Università, presentato Piano mobilità
Car-pooling, trasporto collettivo aziendale, bike-sharing, incentivi per l’uso del trasporto pubblico. Sono queste alcune delle soluzioni al problema degli studenti e del personale dell’Università di Catania avanzate dal Documento strategico del Piano degli spostamenti casa università, approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Ateneo nel giugno scorso.
«Il documento strategico – spiega la prof. Annalisa Greco, docente della facoltà d’Ingegneria e Mobility manager dell’Università etnea – rappresenta il primo atto del Piano, a cui l’ufficio Momact (Mobility Management Ateneo Catania) ha lavorato sin dalla sua costituzione, e, come tale, ne indica gli obiettivi generali e specifici, fornisce un’analisi generale del contesto esterno ed interno all’Ateneo e ne traccia gli indirizzi strategici e le possibili azioni d’intervento».
Il principale obiettivo del Pscu – prescritto dal decreto del Ministero dell’Ambiente del 27 marzo 1998 sulla “mobilità sostenibile nelle aree urbane”, che obbliga enti pubblici e grandi imprese a redigere dei propri piani di mobilità – è quello della riduzione dei viaggi su autovettura privata ad uso individuale a favore di modalità di trasporto più sostenibili quali il trasporto collettivo, la condivisione di un mezzo di trasporto privato (carpooling), la bicicletta o lo spostamento pedonale.
«Dalle indagini preliminari effettuate dal Momact tra il personale tecnico e amministrativo – prosegue la prof.ssa Greco – è emerso che, attualmente, oltre il 70% dei dipendenti utilizza l’autovettura privata per lo spostamento casa-università, e che degli utenti che compiono spostamenti casa-università di lunghezza inferiore ai 2 km, solo il 25% va a piedi e meno dell’1% in bicicletta – mentre il 45% usa l’autovettura».
La campagna di indagine ha coinvolto un centinaio di strutture amministrative e oltre 4000 unità di personale strutturato e non, e ha riscontrato una percentuale di adesione alquanto elevata e soddisfacente, superiore al 50%.
«Questi risultati – aggiunge il Mobility manager dell’Ateneo – ci hanno fornito degli elementi estremamente utili per la redazione del Pscu che, come i moderni strumenti di pianificazione, è identificabile, piuttosto che in un singolo documento, in un processo di analisi, progettazione e attuazione di interventi, scandito da una serie di documenti programmatici di vario livello di dettaglio».
Prima tra tutti gli enti della provincia di Catania, l’Università ha pertanto presentato il proprio piano degli spostamenti casa-lavoro al Mobility manager d’area del Comune di Catania, coordinatore di tutti i mobility manager aziendali, al fine di giungere ad una programmazione organica di tutte le azioni volte a migliorare la mobilità dei cittadini e ad accedere ai vari programmi di finanziamento.
La questione della mobilità nelle grandi aree urbane è divenuta, infatti, ormai da tempo di centrale e cruciale importanza per le evidenti ricadute sul piano economico, politico, sociale, ambientale e della stessa salute dei cittadini.
Evidenti i vantaggi che deriverebbero dal raggiungimento degli obiettivi: si tratta di benefici per i singoli dipendenti, in termini di tempo, costo diretto e comfort del trasporto; per l’Ateneo, in termini economici e di produttività; per l’intera cittadinanza catanese, in termini di minori costi sociali.
In virtù di quanto specificato in sede di definizione degli obiettivi specifici del Pscu, e a partire dall’elaborazione dei numerosi dati ottenuti dalla campagna di indagine, sono state individuate alcune linee di intervento su cui basare la costruzione di un sistema coordinato di interventi da realizzare, in subordine all’ottenimento di appositi finanziamenti nell’ambito dei vari programmi regionali, nazionali ed europei.
Ecco, di seguito, le soluzioni proposte dal Documento strategico redatto dal Momact:
Istituzione del trasporto collettivo aziendale
L’Università di Catania dispone di un parcheggio scambiatore situato nella zona Nord di via S. Sofia, la cui capienza ammonta a quasi 1800 posti auto. Si prevede che, di questi, almeno un migliaio possano essere destinati allo scambio modale trasporto privato-pubblico, rimanendo i restanti a disposizione dei fruitori della Città universitaria e del Policlinico. Vi è dunque l’esigenza di istituire un servizio di trasporto collettivo “aziendale”, riservato al personale e agli studenti dell’ateneo, costituito da una serie di linee di “navette” attestate sul parcheggio S. Sofia a servizio non solo di Policlinico e Cittadella, ma anche delle altre sedi universitarie situate al centro città. Il servizio, articolato in una o più linee, sarebbe fruibile solo da studenti, docenti e personale dell’Università, dietro presentazione di una tessera di riconoscimento.
Promozione del car-pooling
Il car-pooling, ossia la condivisione del viaggio con altri colleghi mettendo a disposizione ciascuno a turno la propria auto, è una delle misure più immediate, economiche e di semplice applicazione per la riduzione dei viaggi in auto. Il sistema può essere organizzato attraverso una centrale operativa dotata di software specifico che gestisca la banca dati e organizzi gli equipaggi anche attraverso newsgroup, e mettendo in atto una serie di incentivi per chi intende praticarlo, come la possibilità di fruire di aree di sosta riservate e/o gratuite.
Agevolazioni all’uso del trasporto pubblico
La concessione di agevolazioni all’uso del trasporto pubblico urbano, ma anche extraurbano, al personale universitario e agli studenti potrebbe essere un passo importante verso l’incremento dell’utilizzo dei sistemi di trasporto collettivo e dunque il riequilibrio modale.
Servizio di bike-sharing.
L’uso della bicicletta può svolgere un ruolo fondamentale nel miglioramento della mobilità: per percorsi urbani entro cinque chilometri la bicicletta rimane il mezzo più rapido e più flessibile poiché consente di variare a proprio piacimento il percorso e di fermarsi ovunque.
Tra gli interventi di Piano vi è l’istituzione di un servizio di bike-sharing, che consiste nella possibilità di prendere a noleggio una bicicletta, presso uno dei punti di raccolta dislocati in ambito urbano, nell’utilizzo della stessa e nella riconsegna presso un altro dei punti di raccolta.
Questa iniziativa verrà preceduta da un’azione di sensibilizzazione dell’utenza all’uso della bicicletta, considerata da molti, a torto, un mezzo difficile da usare, non adatto per gli spostamenti nel traffico e pericoloso.
Alfio Russo
Nella foto Annalisa Greco