Università italiane: quale mobilità sostenibile?
Data:
21 Giugno 2012
Venerdì 22 giugno, alle 9:30, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, si tiene l’incontro Università italiane: quale mobilità sostenibile?, organizzato dall’Ufficio di Mobility Management dell’Università di Catania.
Nel corso dell’incontro si discuterà del ruolo degli atenei italiani nella gestione della mobilità dei propri utenti nel contesto urbano, essendo essi direttamente coinvolti nella formazione dei tecnici che si occupano di gestione della mobilità sostenibile e facendo parte dei gruppi di lavoro dei progetti comunitari sulla promozione della mobilità.
A quasi 15 anni dall’introduzione della figura del mobility manager aziendale, si impone una riflessione sul ruolo effettivo delle università italiane nella gestione della mobilità dei propri utenti nel contesto urbano e sugli strumenti a disposizione per realizzare le relative iniziative, ottimizzando le risorse finanziarie necessarie ad attuare gli interventi.
Gli atenei infatti sono generalmente “aziende” con più di 300 addetti, ai sensi del D.M. 27/03/1998 i mobility manager delle Università dovrebbero occuparsi solo del personale dipendente, mentre gli studenti sono numericamente molto superiori e presentano problemi di mobilità maggiori. In aree urbane di medie dimensioni, come ad esempio Catania, l’università è direttamente o indirettamente responsabile di quasi il 25% degli spostamenti giornalieri.
Il comitato promotore è composto dai Mobility Manager degli atenei di Catania (prof.ssa Annalisa Greco), Brescia (prof. Giulio Maternini), Bologna (dott. Roberto Battistini), Roma “La Sapienza” (dott.ssa Daniela Cavallo), Palermo (prof. Ferdinando Corriere), Milano “Statale” (dott. Federico Di Lauro) e Verona (ing. Marco Passigato).
All’incontro intervengono inoltre i referenti per la mobilità sostenibile delle Università “Roma 3” (Stefania Angelelli), Bari (Francesco Franciosa), Politecnico di Torino (Bruno Dalla Chiara) e di Roma “La Sapienza” (Stefania Santini).
Tramite questo incontro si intende avviare un coordinamento nazionale permanente per promuovere l’apertura di un dialogo tra le diverse università al fine di conseguire alcuni obiettivi comuni, ritenuti prioritari: costituire una rete permanente dei mobility manager d’Ateneo che abbia un peso istituzionale tale da potersi proporre come interlocutore nei confronti del Ministero dell’Ambiente in ordine alla richiesta di finanziamenti; comprendere il ruolo del singolo Ateneo nella gestione della mobilità della relativa area urbana e delineare le modalità di interazione con le pubbliche amministrazioni e le aziende di trasporto urbano; condividere le esperienze di ciascun Ateneo nel settore, sia quelle di successo che quelle rivelatesi di scarso impatto, in modo da poter contare su di un background comune nella pianificazione delle nuove attività.