Summer school in Turismo ecologico:

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Summer school in Turismo ecologico: realizzare un laboratorio  internazionale sulle aree protette

Rafforzare gli scambi culturali e i rapporti di cooperazione tecnico-scientifica per puntare alla creazione di un laboratorio internazionale italo-libico sulle aree protette. Sono gli obiettivi della prima Summer School in Turismo ecologico promossa dal Cutgana (Centro interfacoltà dell’Università di Catania) finalizzata a promuovere un approccio teorico-pratico all’educazione ambientale e all’ecoturismo in studenti e laureati. Una scuola, realizzata nell’ambito della convenzione stipulata tra gli Atenei di Catania e Al-Fateh di Tripoli, che ha preso il via martedì scorso con lezioni frontali – tenute, all’interno della Sala Musejon della residenza “Centro” dell’Ersu, dai docenti di diverse università italiane e libiche (Concetto Amore, Angelo Messina, Alfredo Petralia, Sebastiano Giuffrida, Carlo Fortunato, Matteo Fusilli, Emanuele Mollica, Antonino Cuspilici, Xavier Abril, Mohamed Sghayer e Abubaker Swehli – su educazione e comunicazione ambientale ed ecoturismo, ideazione, realizzazione e fruizione di itinerari ecoturistici nelle aree protette.

Da lunedì  prossimo, invece, spazio all’esperienza sul campo con le visite guidate nelle strutture del Cutgana e nelle riserve speleologiche Complesso Immacolatelle e Micio Conti di San Gregorio, Grotta Palombara, Grotta Monello e Complesso speleologico Villasmundo-Sant’Alfio di Siracusa, nella Area Marina Protetta Isole Ciclopi di 
Aci Trezza, nel Parco dell’Etna, nel Parco dell’Alcantara, nel Museo dei Monti Climiti a Melilli, nel territorio naturalistico-tecnologico di Gela. A partecipare alla scuola estiva Angelo Cardella, Rachele Castro, Flavio Mela, Simone Musumeci, Barbara Pricoco, Adriano Russo, Davide Scornavacca e Carmen Impelluso  (Università di Catania), Maria Teresa Cordici e Leyla Recupero Trovato (Università di Messina), i docenti Abubaker Swehli e Nuri Barbash e i laureati Mohamed Elhosk, Ibrahim Tabuni, Alì Berbash, Hosamedin Krew, Fawzi Ahmed Said, Mohamed Sharif e Esam Aburas (Università Al-Fateh).
“La Summer school rappresenta un’occasione preziosa di scambio di  esperienze nel campo della sperimentazione e gestione delle aree protette – ha spiegato Concetto Amore, direttore del Cutgana e  presidente del corso di laurea in Scienze ambientali -, e di  confronto sugli aspetti naturalistici e biologici delle aree 
carsiche e vulcaniche, sommerse e immersi caratteristiche della  Sicilia orientale e tutelate dal Cutgana con l’obiettivo di  verificare insieme diversi principi di educazione ambientale e per aprire a nuove forme di sviluppo sostenibile”
. Un tema ripreso da Angelo Messina, delegato del rettore di Catania ai Rapporti con le Istituzioni per la valorizzazione delle aree protette, il quale si è  soffermato “sulle ostilità iniziali incontrate dalle aree protette al momento dell’istituzione da parte dei cittadini dei territori  interessati 30 anni fa, mentre oggi diversi comuni chiedono di poter entrare a far parte dei parchi e delle riserve naturali”.

“In Italia – ha aggiunto Messina -, il 20 per cento del territorio è sottoposto a tutela a cui occorre aggiungere le 25 aree marine protette esistenti. Oggi le aree protette  rappresentano un valore aggiunto ed un volano per lo sviluppo socio-economico grazie al giusto equilibrio raggiunto con lo sviluppo sostenibile che mette insieme la fruizione e la protezione del territorio”. Soddisfatto dei lavori anche Abubaker Swehli, docente libico, il quale ha annunciato che “nel 2010 sarà l’Ateneo di 
Tripoli ad ospitare la Summer school che ha rappresentato un’ottima base di partenza per la costituzione di rapporti culturali e scientifici, oltre che di idee e stili di vita diversi, tra i due Paesi”.

“Mi auguro – ha aggiunto Swehli -, che la cooperazione tra le Università di Catania e di Tripoli si estenda sempre più coinvolgendo tutta l’Italia e tutta la Libia realizzando un ponte che metta insieme le conoscenze scientifiche, culturali e sociali”.

Alfio Russo