Cuffie alle orecchie per far danzare la vena creativa, carrelli improvvisati come portacolori e piedistalli per le tele, panchine trasformate in piani d’appoggio per nascenti installazioni. L’atmosfera è quella di un’accademia all’aperto, dove gli artisti, quasi ignari dei passanti e dei visitatori, traggono ispirazione dalla quiete del paesaggio di fronte. I giovani protagonisti del concorso sono una vera e propria attrazione, una manifestazione del mistero che accompagna la gestazione di un’opera. In posizione solitaria invece, quasi a voler custodire dal resto la propria concentrazione, gli scultori protagonisti del “Simposio di Scultura”, in tuta e occhiali protettivi modellano ferro, legno, pietra e argilla.
Girato l’angolo poi la vista si riempie di rosso fiammante, quella delle celebri automobili Ferrari che la Scuderia catanese ha messo in mostra, in omaggio alla presentazione – nel pomeriggio di oggi, sabato 26 marzo – del libro della scrittrice Giovanna D’Urso “Io e la Rossa”, in attesa del primo ciak di una fiction tv tratta dall’opera e ambientata proprio nel territorio della provincia di Catania.
Entrando all’interno di Etnaexpo, nei corridoi espositivi, mentre il curatore della mostra Francesco Gallo dialoga con galleristi ed esperti, i visitatori sostano davanti i quadri per interpretarne il significato, personale o universale che sia. Come quello espresso dall’opera di Lucio Fontana “Concetto spaziale”, esposta da Antique Gallery Life Style di Rosalba Leonardi Indaco. Datato 1965, pochi anni prima della morte del fondatore dello “spazialismo” – noto per i suoi tagli nelle tele – il quadro «è stato donato dal pittore al fratello, e non è mai stato esposto. Il rosa pallido che lo caratterizza conferma l’esecuzione eccezionale e la delicata fattura» spiega la Leonardi.
La mostra sarà aperta fino a domani 27 marzo, dalle 10 alle 21. Ingresso libero.