Quando la ricerca incontra l’impresa
Battesimo ‘appetitoso’ per il Capitt, il neonato Centro dell’Ateneo catanese per l’aggiornamento permanente delle professioni e per l’innovazione e il trasferimento tecnologico, che ha sostituito nelle funzioni i ‘vecchi’ Carip e Liaison office, che ha riunito nell’aula magna del Palazzo Centrale (e poi intorno al banchetto allestito nei portici del rettorato) decine di attivi ricercatori dell’Università etnea e di imprenditori in cerca di innovazione per rendere ancora più competitive le proprie aziende.
Il primo Research Breakfast promosso dalla struttura presieduta oggi dal prof. Giuseppe Speciale, è divenuto così l’occasione per presentare al territorio le ‘mission’ e le attività del Capitt e – brevemente – anche di altri uffici (Ufficio ricerca, commissioni brevetti e spin-off, ecc.) istituzionalmente deputati a fornire servizi, supporto e assistenza a chi fa ricerca e alle realtà economiche del territorio.
L’evento, che si è svolto giovedì sera, è il primo di una serie di 5 “Research breakfast” e nasce anche grazie ad un progetto di cooperazione transnazionale dal titolo “R&D in Industry: University support for Research and development in Industry” a cui l’Ateneo partecipa insieme con l’Università di Maribor (Slovenia), l’Istituto per le piccole e medie imprese di Valencia (Spagna), l’Istituto agrario del Mediterraneo (Grecia), e le Università di Avignon e Vauclouse (Francia).
E in questo senso, il prof. Speciale ha voluto ringraziare il suo predecessore alla guida del Liaison office, la prof.ssa Margherita Poselli, alla cui attività si deve lo sviluppo recente dell’ufficio e la predisposizione dello stesso progetto “R&D in Industry” che ha ottenuto il placet europeo. “Non chiediamo ai ricercatori di assogettarsi per forza alla logica della commercializzazione delle loro attività di ricerca – ha concluso Speciale -, perché siamo assolutamente convinti del valore e dell’indispensabilità della ricerca cosiddetta pura. Ma certamente vogliamo aiutare, anche con iniziative specifiche di formazione, molti dei nostri studiosi a comprendere che esiste un mondo in cui è necessario sapere come realizzare un business plan”.
Il confronto è stato introdotto dal prorettore Maria Luisa Carnazza, che si è complimentata per il successo dell’iniziativa. La presentazione del Capitt e dei dettagli del progetto è proseguita con l’intervento del direttore del Centro, Aldo Missale. Fra gli obiettivi – ha spiegato Missale – ci sono anche la promozione del network ricercatori-imprenditori attraverso incontri informali come quello di ieri, che stimolino la conoscenza face to face, la relazione e il dialogo fra i protagonisti della sempre fertile ricerca accademica e i soggetti fra i più attivi e desiderosi di dinamismo del tessuto economico catanese e siciliano, le pmi, appunto.
Dialogo – i cui prodromi si potevano individuare nello scambio di biglietti da visita che è seguito davanti all’aperitivo – inteso come strumento indispensabile per il trasferimento delle tecnologie e per la nascita di nuovi progetti di ricerca applicata all’industria. Oltre ad organizzare cinque di questi incontri-colazione, il Capitt si farà carico di promuovere due Concorsi annuali “The best researcher” per la premiazione delle migliori idee/risultato di ricerca da parte delle Pmi e due
“Meeting annuali della tecnologia” nei quali verranno presentati a tutte le imprese che vi parteciperanno, i risultati della ricerca considerati innovativi e le nuove tecnologie di Ateneo nonchè i brevetti, di potenziale utilizzazione commerciale, nel tentativo di dare una spinta concreta a nuove opportunità di business.