Porgy and Bess al Museion per AEDE ed ERSU
Unico punto di incontro tra la carriera di George Gershwin e la storia del melodramma, “Porgy and Bess” rappresenta uno dei capitoli più interessanti della storia della musica americana del Novecento.
Al capolavoro del musicista newyorkese ha dedicato un’articolata presentazione multimediale Giuseppe Montemagno, nel corso dell’ormai tradizionale, attesissimo “Appuntamento con la lirica”, organizzato dal Gruppo di Catania dell’AEDE (Association Européenne des Enseignants) e dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ERSU) dell’Ateneo etneo alla Sala Museion, gremita da un pubblico attento e qualificato. Un breve excursus biografico di Gershwin, nato da una famiglia ebrea di origini russe, è stato utile per comprendere l’evolversi di una carriera fortemente segnata dagli sviluppi del teatro musicale di Broadway, e segnatamente dalle fortune del musical, a cui il compositore offrì un contributo significativo sin dal 1919. È solo a partire dalla fine degli anni Venti, gli anni ruggenti del dinamismo americano, che “Porgy and Bess” viene messo in cantiere dal musicista, coadiuvato dal fratello Ira e dall’autore del romanzo e della pièce originali, DuBose Heyward: vedrà la luce solo nel 1935 a Boston, lontano dai circuiti commerciali della capitale.
Ed è proprio all’insegna di un personalissimo, originale melting pot musicale che Gershwin elabora il suo capolavoro, facendo appello ad una congerie di elementi che il musicologo ha posto in evidenza, coadiuvato dalla partecipazione straordinaria di Francesca Gravagno al pianoforte. Songs, spirituals e “grida della strada” sono infatti gli elementi sintattici fondamentali del discorso musicale gershwiniano, che tuttavia non si giustifica da solo senza un tessuto connettivo, elaborato in stretta simbiosi con le Avanguardie europee di primo Novecento. Opera d’impianto corale, “Porgy and Bess” celebra i destini di un popolo racchiuso tra le mura di Catfish Row, uno dei mille ghetti neri di Charleston, nella Carolina del Sud: qui si intrecciano le storie di Porgy e di Bess, di Sportin’ Life e di Crown, fintanto che questi non decidono di uscirne fuori: perché “passa il treno per la Terra Promessa”, quando abbandonano questo mondo; o, più semplicemente, perché fuori li aspetta un altrove pieno di incognite, frontiera da valicare in cerca di un futuro migliore.