Pensando all’Abruzzo…
Un violento terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter ha colpito l’Abruzzo e il centro Italia. L’epicentro del sisma è stato registrato a L’Aquila, dove sono crollati molti edifici e molte persone sono rimaste intrappolate tra le macerie. Sono tanti i morti, gli sfollati, i dispersi…
Non riesco neanche ad immaginare come si possano sentire i nostri amici abruzzesi…
Non ci sono parole…
Sentivo oggi in Tv storie incredibili: di gente che ha lavorato una vita per vedere la propria casa che non c’è più, di uomini e donne che hanno pensato ai propri cari prima che a se stessi, di fratelli che hanno coperto con i loro corpi le proprie sorelle, di donne che hanno pensato ai propri genitori anziani, di uomini della protezione civile che hanno scavato per ore, anche con le proprie mani, per salvare vite….
Gente speciale colpita da un evento tanto orribile quanto pazzesco: la natura questa eterna alleata o nemica…
L’Abruzzo che terra meravigliosa!
Ricordo che quando lavoravo nei villaggi turistici ho conosciuto splendide persone di Avezzano e ricordo anche che con mio fratello Massimo siamo andati a trovarli finita la stagione.
Che posti, che meraviglia! Che gente! Gente forte e generosa, aperta, con un animo divertente e divertito, con uno spirito inconfondibilmente “prezioso”.
E non lo dico per via di questa calamità che li ha colpiti: ricordo come ci hanno accolto!
Io e mio fratello pensavamo di fare un tour Abruzzo – Lazio avendo amici anche a Roma. Abbiamo deciso di andare prima ad Avezzano, poi a Roma. Purtroppo il treno si scontrò contro un gregge di pecore e fermi a Lunghezza (ricordo di aver riso quando ci dissero “Siamo fermi a Lunghezza!” , poi capii che era un paesino) e siamo stati costretti a tornare a Roma. Abbiamo invertito così il nostro itinerario. Abbiamo avvertito i nostri amici (due splendide famiglie conosciute al Villaggio Nirvana nel ben lontano 1996), comunicando loro che avremmo posticipato il nostro arrivo.
Nessun problema: prima cosa che ci chiesero se stavamo bene.
Quando da Roma ci siamo spostati per giungere ad Avezzano ci accolsero come “membri della loro famiglia”, in una casa bella e ordinata, in un ambiente caldo e accogliente (fuori era freddo, ricordo che era novembre), con una cena buonissima fatta con vera arte! Il giorno dopo, ci portarono a vedere il Parco, il lago, gli struzzi e a pranzare in un ristorante tipico dove mangiammo da capogiro!
E poi abbiamo passeggiato per quel paese dove vedevamo anziani che ridevano, bimbi che correvano… e tranquillità e pace…
Questo è il ricordo del mio Abruzzo… E voglio pensarlo così… Non per dimenticare, non per non pensare, non per non commuovermi… Ma perchè il buon sangue degli abruzzesi è forte e fiero, è solidale, è speciale!
Se dopo 13 anni mi ricordo ancora di Antonio e la Sua famiglia, dopo aver conosciuto durante le mie stagioni una moltitudine di gente, un motivo ci sarà!
Si il motivo è l’Abruzzo, è la Sua gente, è il Suo popolo!
E nel mio cuore e nel mio pensiero, l’Abruzzo è e resterà sempre così:
Rosanna La Malfa
Lettrice di Ersuonline.it