On line gli ‘Annali di Scienze della Formazione’
Su internet la prima edizione interamente telematica della rivista scientifica. La preside Elia: «I risultati della ricerca più vicini alla comunità accademica»
È già disponibile all’indirizzo www.annali-sdf.unict.it il primo numero della rivista on-line “Annali della facoltà di Scienze della Formazione – Università degli studi di Catania”, che accoglie dieci saggi, le cui tematiche spaziano dalle indagini storiche agli studi sulla cinematografia, dalle inchieste psicologiche alle riflessioni pedagogiche e didattiche.
«La rivista – spiega il direttore responsabile, la preside della Facoltà Febronia Elia -, concepita come un “progetto” di visibilità esterna finalizzato ad attestare il crescente valore qualitativo delle attività di ricerca svolte nella Facoltà, dopo essere stata diffusa da 2002 al 2007 (ma lungaggini editoriali hanno ritardato le pubblicazioni, tanto che il n. 2007 è stato pubblicato nel febbraio 2010) nella tradizionale versione cartacea, è ora proposta in edizione on-line (in modalità open access). La nuova veste editoriale –
prosegue – risponde alle recenti sfide che il mondo accademico è chiamato ad affrontare per poter continuare a consegnare alla comunità scientifica i risultati della ricerca dei docenti e, soprattutto, dei giovani studiosi (dottorandi, dottori di ricerca e assegnisti) che si vanno formando all’interno dell’istituzione universitaria».
La procedura, che affida la diffusione del prodotto intellettuale ai sistemi informatici affiancando o sostituendo del tutto quelli tradizionali, era già stata avviata e sperimentata da tempo ma ha subito ultimamente un’accelerazione irreversibile a causa delle ben note difficoltà finanziarie che scuotono il mondo accademico. I sempre
più sofisticati e perfezionati supporti tecnologici hanno, infatti, il duplice merito di abbattere i costi della pubblicazione cartacea e di proporre il prodotto scientifico come “luogo aperto” e accessibile, di incontro-scambio, di confronto e di dibattito virtuale, potenziando, nel contempo, la trasmissione dei saperi a livello nazionale e
internazionale.
Irene Alì