MOSTRE: ad Agrigento le FAM indagano il sistema dell’arte.
E’ dedicata all’avventura milanese di un celebre gallerista di origine siciliana, Nino Soldano, la prossima esposizione delle FAM di Agrigento, la galleria d’arte moderna delle Fabbriche Chiaramontane gestita dagli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento.
S’intitola “Vite da gallerista. Nino Soldano” è curata da Marco Meneguzzo, che per le FAM ha firmato le ricognizioni attraverso l’Astrattismo (Astrazione Siciliana, 2010) e l’Arte Concettuale (Sulla Parola, 2011) ed è in programma da sabato 17 settembre al 13 novembre. Ingresso libero.
All’inaugurazione, fissata per le ore 19 di sabato, interverranno insieme al protagonista anche alcuni artisti come Claudio Verna, Elio Marchegiani, Fernando De Filippi, Umberto Mariani.
Per la prima volta le FAM si occupano di una figura professionale fondamentale nel sistema dell’arte: quella del gallerista. Una mostra-pilota che ne germinerà altre nelle prossime stagioni facendone una sorta di appuntamento fisso.
Nativo di Sciacca (Ag) e attivo a Milano già dalla fine degli anni Sessanta Nino Soldano è raccontato attraverso le opere di una nutrita schiera di artisti dei quali ha intuito da subito le potenzialità espressive. Artisti che, in molti casi, il suo Studio Ennesse – spazio di riflessione, incontro e proposta che prende forma a Milano durante la rivoluzione studentesca del ’68 – tiene a battesimo e che Soldano segnala ai collezionisti d’arte contemporanea più attenti, contribuendo così alla loro crescente affermazione. Legatissimo alla sua Sicilia, anche sotto il profilo sociale e civile, Soldano ha contribuito personalmente alla realizzazione del Museo di Gibellina con la donazione del primo nucleo della collezione di opere d’arte e la realizzazione delle stagioni teatrali nella città del terremoto durante gli anni Ottanta.
“La curiosità di Soldano – dice Meneguzzo – lo porta a incontri anche disparati, quelli che in mostra abbiamo definito “fuori schema”: se Enrico Baj o, meno conosciuto, Renato Volpini gravitavano attorno allo Studio Marconi, che Soldano frequentava ancor prima di diventare egli stesso gallerista, le mostre ripetute di Fabrizio Plessi – di cui produrrà una grande installazione per la XXVI Biennale di Venezia del 1972 – o quelle, tutte dotate di un quoziente di intelligente eccentricità, di Giuseppe Chiari, Carlo Maria Mariani, Nanda Vigo o di una giovanissima Patrizia Guerresi vengono dalla suacapacità di smentire se stesso e di guardare a trecentosessanta gradi attorno a sé, anche in un’epoca in cui seguire la linea, cioè essere fedeli a una tendenza sino al giacobinismo, era la prima dote di un gallerista”.
“Indagare l’attività di un gallerista – spiega Antonino Pusateri, presidente degli Amici della Pittura Siciliana – ci consente di studiare da vicino il cosiddetto ‘sistema dell’arte’ dove, messi temporaneamente da parte artisti, critici, curatori, responsabili di strutture pubbliche e private, collezionisti, mercanti e case d’asta, la galleria resta il principale motore della promozione commerciale e culturale di un artista contemporaneo. È la galleria infatti – aggiunge Pusateri – che riesce ad inserire l’artista all’interno di un mercato, a promuoverlo nelle fiere, nelle grandi rassegne, ai collezionisti più attenti. A farlo affermare. Una mostra “trasversale” rispetto a quelle tradizionali delle FAM che puntano lo sguardo su artisti siciliani celebri o emergenti. Ma sempre in chiave siciliana, visto che i galleristi presi in esame saranno tutti originari dell’isola”.
La mostra è corredata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale e si divide in quattro diverse sezioni, espressione dei nuclei di artisti e di pensiero che hanno caratterizzato l’attività di Soldano: “La protesta”, “L’analisi”, “La Sicilia” e “Fuori schema”.
Gli artisti in mostra, in ordine alfabetico, sono: Baratella, Barna, L. Bartolini, Battaglia, Bruno, Camorani, Chiari, De Filippi, G. Biasi, Gastini, Germanà, Guerresi, Isgrò, Marchegiani, U. Mariani, Masi, Morales, Ortelli, Panseca, Pinelli, Plessi, A.. Pomodoro, Sacchi, Schifano, Senesi, Sottile, Spadari, Verna, Vigo, Zappettini.