Leo Gullotta legge I Pirandello
Leo Gullotta protagonista all’Auditorium “Giancarlo De Carlo” dei Benedettini. Organizzata dalla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania e dall’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, si è tenuta la presentazione del carteggio “Luigi e Stefano Pirandello, nel tempo della lontananza 1919-1936” (edito da Salvatore Sciascia) e del cofanetto in tre volumi “Stefano Pirandello, tutto il teatro”, curati dalla professoressa Sarah Zappulla Muscarà, ordinaria di Letteratura italiana all’Università di Catania e da Enzo Zappulla presidente di Storia dello Spettacolo Siciliano. L’incontro si è aperto con i saluti del preside di Lettere, Enrico Iachello. Poi l’attore Leo Gullotta ha calamitato l’attenzione del numeroso pubblico, presentando “Nel tempo della lontananza”. La fitta corrispondenza, bilaterale, è senza alcun dubbio la più interessante fra quelle pirandelliane per il significativo arco di tempo che ricopre (dal 1919 al 1936, vigilia della scomparsa del grande agrigentino), per il considerevole numero di lettere, per la ricchezza delle notizie e la dovizia di particolari, per la qualità del destinatario, quel figlio con cui Luigi parlava con la massima libertà e sincerità di tutto. Si è anche tenuta una interessante mostra fotografica “I Pirandello”, curata da Enzo Zappulla. Tra le autorità sono intervenuti il vice prefetto vicario Anna Maria Polimeni, l’assessore provinciale alla Cultura, Nello Catalano, il presidente della Corte d’appello, Guido Marletta e il sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione, Giovanni D’Angelo.
Umberto Pioletti