La politica del desiderio
Venerdì 3 dicembre alle 18:30, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini, l’associazione La Città Felice organizza, insieme con la facoltà di Lingue e Letterature straniere di Catania, l’incontro di presentazione del docufilm La politica del desiderio, scritto da Flaminia Cardini, Lia Cigarini, Luisa Muraro, Manuela Vigorita, per la regia di Manuela Vigorita e Flaminia Cardini, prodotto da Libreria delle donne di Milano e L’altra vista (2010, durata 76′).
Il film è stato presentato quest’anno al Festival Internazionale del Film di Roma.
Porta i saluti della Facoltà la prof.ssa Giacometta Strano, presidente di Area didattica della Facoltà di Lingue – Sede di Catania. Introduce Anna Di Salvo dell’associazione la Città Felice. Segue dibattito.
Il film. La politica del desiderio non è solo la politica che esprime attraverso le donne i rapporti con la realtà e i desideri femminili ma è essa stessa un oggetto di desiderio. È facile intendere questo aspetto dalla grafica, dall’arte, dal cinema, alla fotografia, dal teatro con cui il femminismo si manifesta ai suoi esordi, siamo all’inizio degli Anni 70. Propongono la politica femminista e ne fanno oggetto di desiderio, le immagini con cui le donne esprimevano se stesse, in quegli anni. Sono donne che la interpretano riguadagnate a una soggettività libera dal condizionamento del pensiero maschile.
E sono immagini che danno visibilità a corpi che non sono più oggetti semplici, testimonianze di abiti, stati d’animo, condizioni di esistenza. Sono già costruzioni dell’immaginario, parlano di liberazione, di relazioni fra donne, sono immagini dove c’è l’eros della scoperta di contatti, contaminazioni e forme tutte interne al mondo femminile.
Far parlare il femminismo come un oggetto di desiderio rimane il segno più forte del filmato. Questo avviene anche dove il film va a prendere parola e immagini fra le esperienze contemporanee, e dove le testimonianze artistiche sono sostituite dalle testimonianze dirette di gruppi di donne e uomini, a Cagliari, Verona, Foggia, Catania.
Simpatiche dunque le riprese fra i gruppi delle donne più giovani di Esposta e di Studio Guglielma a Verona, persuasive quelle dei gruppi La Città Felice e La Merlettaia di Catania e di Foggia e dove ci sono anche gli uomini a parlare, convinti della preferibilità di questa politica (fonte: www.donneconoscenzastorica.it).