Konvolut. Biblioteca infinita
Voleranno a Stoccarda, dove saranno esposte in una delle sale dello Staatstheater dal prossimo mese di aprile, due delle mostre organizzate nel corso del 2010 nella Galleria d’Arte Moderna alle Fabbriche Chiaramontane (FAM) di Agrigento.
Si tratta di “Konvolut. Biblioteca infinita” di Michele Canzoneri, che ieri ha concluso l’esposizione cominciata lo scorso 25 settembre, e di “A volo d’uccello” di Rossella Leone che nel gennaio 2010 ha aperto il ciclo delle sei mostre alle FAM per celebrare i dieci anni di attività dell’Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento.
L’idea di ospitare le due mostre in Germania è del Soprintendente dello Staatstheater di Stoccarda, Albrecht Puhlmann che nei giorni scorsi ha raggiunto Agrigento per visitare l’esposizione del maestro Canzoneri all’interno degli spazi prestigiosi delle Fabbriche Chiaramontane, un complesso monumentale d’epoca chiaramontana (XIV sec.) restaurato e trasformato in spazio per l’arte e la cultura dagli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento, associazione guidata da Antonino Pusateri.
Le due mostre saranno inaugurate ad aprile in concomitanza con il debutto del nuovo allestimento dell’opera Les dialogues des carmelites di Francis Poulenc, su testo di G. Bernanos, con la regia di Thomas Bischoff e la direzione di Manfred Honeck, per la quale Canzoneri e Leone stanno realizzando, rispettivamente, le scene e i costumi.
L’operazione a cura dello Statstheater di Stoccarda si avvale anche della partecipazione del Centre Culturel Francais e dell’Istituto Italiano di Cultura con sede in città, nonché delle stesse FAM.
“Siamo orgogliosi – ha commentato il presidente Pusateri – di esportare in Germania queste due mostre: è la conferma che abbiamo lavorato nella giusta direzione promuovendo artisti siciliani di grande talento e insieme indagando sull’arte moderna e contemporanea e sui suoi interpreti. Canzoneri e la Leone, poi, sono membri e pares del focus group delle FAM che con gli artisti condividono il prodotto del loro intelletto senza fermarsi a mere manifestazioni espositive”.
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