INNOVAZIONE D’IMPRESA, I PRIVATI FANNO RETE CON I PROGETTI-PILOTA
Fame di crescita e di futuro. È questa a riunire attorno a un tavolo imprese, università, sindacati ed enti di formazione per provare a risollevare le sorti delle aziende siciliane.
Un’idea che diventa proposta concreta, dopo aver appreso che oggi le Pmi dell’Isola sono poco propense al cambiamento, hanno una limitata mobilità all’innovazione e come unico intento strategico si prefiggono la riduzione dei costi. Un quadro poco incoraggiante, emerso stamattina nel corso della tavola rotonda “La formazione dei lavoratori per l’innovazione d’Impresa”, organizzata a conclusione del piano generalista CIE, Crescita Innovazione Efficienza, promosso da Confindustria Sicilia, dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, finanziato da Fondimpresa e realizzato da Ats, costituita da Sdi Soluzioni d’Impresa e Casa di Cura Candela.
«Tutti noi oggi – ha affermato Massimo Plescia, amministratore Sdi – abbiamo lanciato una sfida: quella di fare innovazione unendo le proprie risorse e competenze, provando a fare a meno del supporto del finanziamento pubblico, per quanto fondamentale, e traendo linfa proprio dalle aziende. Gli elementi ci sono tutti: c’è la volontà di fare innovazione e formazione, chiamando a raccolta il meglio dell’imprenditoria regionale, realizzando un ciclo di progetti pilota che è possibile concretizzare facendo rete, senza chiamare in causa la Pubblica Amministrazione».
Una sfida che sa di novità, accolta dai rappresentanti istituzionali e di categoria presenti questa mattina al Dipartimento universitario di tecnologia meccanica, produzione e ingegneria gestionale della Facoltà di Ingegneria di Palermo: Manfredi Brucculeri (responsabile scientifico progetto CIE-Università), Alfredo Greco (presidente Aidp Sicilia), Nando Battiato (presidente Obr Sicilia), Fabio Montagnino, (responsabile Incubatore d’Impresa Arca), Giovanni Perrone (presidente Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale), Massimo Plescia (amministratore Unico Sdi Soluzioni d’Impresa Srl), Giuseppe Russello(presidente Cda Omer srl), Anna Sangiorgi (Consorzio Bridg€conomies Sicilia – Enterprise Europe Network), Angela Caviglia (componente del Comitato paritetico di pilotaggio).
Guardando alle piccole e medie realtà imprenditoriali della Sicilia, la vera novità è creare un incubatore delle imprese esistenti, investendo sulla loro forza lavoro, seguendo i manager nel percorso di individuazione dei fabbisogni di innovazione. Con l’unico importante obiettivo di farli crescere e creare valore. Serve una visione di Il tutto seguendo una visione di sistema, che trasformi l’obiettivo “riduzione costi” in “aumento dei ricavi”: «Ciò che serve è una spinta propulsiva all’interno delle nostre imprese – ha sottolineato Giuseppe Russello, presidente Cda Omer srl – una molla che renda appetibile l’impresa e che si basi su una rivoluzione meritocratica che parta dalla valorizzazione del singolo, vero motore della ricchezza di un’azienda»
Un traguardo che sarà possibile raggiungere, anche tentando di superare alcuni limiti strutturali anti innovativi che ancora oggi colpiscono le Pmi dell’Isola, posizionandole in basso nella classifica di crescita dell’industria italiana: tra queste la scarsa propensione al brevetto, lasciando iniziative e meriti ad altre realtà italiane ed europee.