Inaugurata la nuova sede di Scienze della Formazione
Cinque aule per complessivi 440 posti a sedere. Un’aula magna con 180 posti. Un’aula studio, una sala informatica in allestimento, una biblioteca che contiene 140 mila volumi (l’intero patrimonio librario della facoltà) con emeroteca e sala consultazione. Tutti gli uffici (già trasferitisi dalla vecchia sede di via Ofelia alla fine del mese di maggio): dalla segreteria di presidenza, all’ufficio tirocinio, dalla segreteria didattica al centro di gestione amministrativa, per una volumetria totale di 18 mila metri cubi, con una superficie utile di 2000 metri quadrati per ciascun piano.
Sono questi i numeri della nuova sede principale della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, ospitata in quello che una volta era il Conservatorio delle Verginelle di Sant’Agata, all’angolo di via Teatro Greco, proprio di fronte ai Benedettini, inaugurata ufficialmente questa mattina con una cerimonia che ha visto la presenza della preside Febronia Elia, del rettore Antonino Recca, del vice sindaco di Catania prof. Luigi Arcidiacono, anche in rappresentanza del sindaco Raffaele Stancanelli, della prof.ssa Simonetta Ulivieri, presidente della conferenza dei Presidi delle facoltà italiane di Scienze della Formazione, che per l’occasione ha tenuto qui una propria seduta, del direttore amministrativo Lucio Maggio.
Tra gli ospiti – che hanno assistito ad una lezione magistrale su “La diakonia egizia tardo antica” tenuta dal professore emerito di Storia romana Rosario Soraci, a lungo preside del Magistero e poi della stessa facoltà -, i presidi delle altre facoltà etnee e numerose autorità accademiche, oltre a tutto il corpo docente e agli studenti.
La preside Elia, ripercorrendo la storia dell’antico e prestigioso edificio, le cui origini risalgono alla fine del XVI secolo, ha evidenziato la propria soddisfazione perché “finalmente la facoltà ha ottenuto, grazie all’amministrazione guidata dal rettore Recca e all’impegno dei due direttori amministrativi Federico Portoghese e Lucio Maggio, spazi adeguati per le proprie attività formative e di ricerca”. Il progetto, redatto e diretto dall’Ufficio tecnico d’Ateneo (responsabile unico del procedimento l’ing. Mario Cullurà), ha riguardato la ristrutturazione quasi totale e la messa in sicurezza dell’edificio. “Il reperimento di nuovi spazi per gli studenti e i docenti è un motivo di rallegramento anche per l’intera città – ha osservato il vicesindaco -, che da sempre vive in simbiosi con la propria comunità universitaria”.
Il rettore ha voluto ricordare che l’intenzione di assegnare l’edificio delle “Verginelle” alla facoltà era già stata inserita, sin dal 2006, nel suo primo programma elettorale: “Una realizzazione che oggi possiamo considerare brillantemente mandata in porto, nonostante la gravissima carenza di risorse che affligge il sistema universitario nel nostro Paese”.