Impact Factor

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Impact Factor

Come migliorare il proprio curriculum attraverso un uso consapevole  dell’Impact Factor (IF). È incentrato su questo argomento il seminario  che si svolge giovedì 2 dicembre alle 16, nell’aula B dell’edificio 2  (Cittadella universitaria), promosso dalla cattedra di Farmacologia I  e dal prof. Filippo Drago.

La dottoressa Judith Kamalski, manager editoriale per quanto riguarda  la ricerca e le università della casa editrice scientifica olandese  Elsevier, illustrerà in tale occasione tutti i segreti del più noto  indicatore bibliometrico internazionale, un indice sintetico che,  tramite l’impiego di tecniche matematiche e statistiche, misura il  numero medio di citazioni ricevute in un particolare anno da articoli  pubblicati nelle più importanti riviste scientifiche nei due anni  precedenti, esplorandone in tal modo l’impatto entro le comunità  scientifiche.

L’Impact Factor (elaborato nel 1955 dal chimico americano Eugene  Garfield e successivamente acquisito dalla Thomson Reuters  Corporation, una delle più grandi agenzie d’informazione scientifica  al mondo) fu creato in origine a vantaggio delle biblioteche che  dovevano scegliere le riviste più diffuse per attivare gli  abbonamenti: oggi è divenuto, invece, il più diffuso metodo per  quantificare il livello della produzione scientifica. Anche la  normativa italiana (DM del 28 luglio 2009, art. 3 comma 4) considera  l’impact factor come uno dei parametri per la valutazione dei titoli  presentati in concorsi di ambito scientifico.