Eurobot Open 2009

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 Eurobot Open 2009

Splendida affermazione della squadra dell’Università di Catania – unico team a rappresentare l’Italia –

che ha conquistato il secondo posto assoluto nella competizione internazionale “Eurobot Open 2009” che è svolta a La Ferté-Bernard, in Francia, dal 21 al 24 maggio scorsi. Alla fase finale della manifestazione, che si tiene ormai annualmente dal 1998, hanno preso parte quest’anno 50 squadre da diversi Paesi (oltre alle rappresentative europee, sono stati presenti team anche da Malesia, Taiwan, Algeria, Tunisia e Russia), selezionate precedentemente nel corso delle finali nazionali.

Quest’anno i piccoli automi costruiti dagli studenti (il tema era appunto “Temple of Atlantis”) erano chiamati a costruire dei “templi” catturando elementi base in miniatura – dischi in legno per le colonne e parallelepipedi per l’architrave – posti sul campo di gioco all’inizio di ogni gara. La sfida è stata particolarmente avvincente, considerando soprattutto che i robot devono essere non solo completamente autonomi, e quindi dotati di un opportuno grado di “intelligenza”, ma anche precisi e veloci. Fattori determinanti del robot catanese sono stati la grande affidabilità, la strategia di gioco in grado di prevedere le mosse dell’avversario e la velocità del posizionamento. Alla fine dei cinque gironi eliminatori, la squadra catanese si era classificata al secondo posto entrando quindi con grande margine alla fasi finale alla quale accedevano le prime sedici. Nei quarti il robot Unict sconfiggeva inizialmente l’automa tedesco dell’Università di Aachen, quindi una squadra francese e la squadra svizzera di Rappersville in semifinale. Rivincita transalpina in finale, con un robot decisamente spettacolare proposto dai vincitori del campionato nazionale francese, dietro il quale vi erano stati investimenti economici non indifferenti.

Il piazzamento d’onore ha comunque regalato agli studenti e agli accompagnatori etnei una gioia infinita, cori da stadio e festeggiamenti con bagno finale in un lago, oltre a migliaia di fotografie e numerose interviste. La squadra era composta dagli studenti Carlo Battiato, Loris Fichera, Sebastiano Gennarini, Davide Marano, Andrea Milazzo, Dario Pellicori, Giovanni Privitera, Roberta Rapisarda, Pietro Savio Termini, che hanno lavorato sodo dal mese di settembre scorso per realizzare interamente da zero un robot efficiente e competitivo. Una scelta vincente è stata indubbiamente la selezione di una squadra eterogenea di studenti dell’Università di Catania provenienti da Fisica, Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria dell’Automazione (sia laurea triennale che specialistica) ed un’attenta e puntuale guida da parte del prof. Corrado Santoro (Dipartimento di Matematica e Informatica) e dell’ing. Vincenzo Nicosia (Scuola Superiore di Catania) e con il prezioso ausilio degli ingegneri Paolo Nicotra (Siatel) e Matteo Pietro Russo. Di grande importanza è stata inoltre la collaborazione con Santi Passarello dei Laboratori Nazionali del Sud dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il quale ha dato un contributo fondamentale nella progettazione e realizzazione meccanica del robot.

Per il prof. Giovanni Muscato (Diees), docente di robotica e rappresentante dell’Italia presso l’associazione Eurobot, che ha supervisionato dall’esterno le attività della squadra ed ha assistito alle gare come primo tifoso della squadra italiana, la soddisfazione di vedere finalmente una squadra dell’Ateneo catanese raggiungere le vette della classifica, è stata enorme. “Questa vittoria – ha affermato – costituisce un altro riconoscimento di prestigio dato alle competenze del nostro ateneo al settore della robotica. Ancora una volta questo dimostra che l’Università di Catania svolge in molti settori attività di didattica e di ricerca innovativa di altissimo livello internazionale”. 

Ed è già in programma una significativa “passerella” per i decorati studenti catanesi di ritorno dalla Francia che venerdì prossimo, nell’aula magna della facoltà d’Ingegneria, nel corso della manifestazione Minirobot, aperta agli studenti delle scuole superiori, presenteranno un report sul successo raggiunto illustrando i dettagli del proprio robot, mostrando alcuni video delle finali ed effettuando una dimostrazione dal vivo.

Alfio Russo