Emuni, accordo con la Summer school

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 Emuni, accordo con la Summer school

E’ stato sottoscritto sabato dal rettore etneo Antonino Recca e dal rettore dell’Università di Alessandria, Kheirallah Hassan, l’accordo quadro di cooperazione

per lo scambio reciproco di studenti e docenti fra l’Egitto e la Sicilia e l’avvio di progetti didattici e di ricerca comuni. L’accordo è stato sottoscritto nell’ambito del convegno sulle attività della “Emuni University” che presto collaborerà con la Summer School euro-mediterranea.

Nel corso dell’incontro si è posta l’attenzione anche sul Politecnico del Mediterraneo siciliano da parte del presidente della Emuni University, il maltese Joseph Mifsud. “Nessuna competizione tra l’Università euromediterranea Emuni e il Politecnico del Mediterraneo siciliano, anzi la massima sinergia e collaborazione con le università siciliane. Proprio per dare un segnale forte di questa volontà abbiamo voluto tenere le prime riunioni del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione dell’Emuni a Palermo e Catania, le cui università hanno aderito al nostro network, che attualmente ingloba 118 partner tra università, consorzi ed enti di ricerca di numerosi Paesi e affidato all’Università di Catania il compito di realizzare nella propria sede due moduli della Summer School dell’Emuni”. Per il presidente della Emuni University, il maltese Joseph Mifsud, le polemiche sul rischio di uno “scippo” del progetto del Politecnico del Mediterraneo da parte del centro euromediterraneo che ha sede principale in Slovenia, non hanno mai avuto ragion d’essere. Lo ha ribadito questa mattina nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, presentando alla comunità accademica etnea – insieme al rettore Antonino Recca e al rappresentante del Ministero degli Affari esteri Vincenzo Coniglio – proprio il Progetto Emuni.

Abbiamo enorme stima per l’Università di Catania – ha sottolineato Mifsud – e consideriamo la Sicilia come uno dei partner fondamentali per la nostra rete interuniversitaria. Inoltre, la realtà catanese è apprezzata come un modello di relazioni virtuose tra il mondo della formazione e dell’imprenditoria, in particolare nel settore delle alte tecnologie. Fra i nostri obiettivi c’è proprio quello di portare all’attenzione di altre università questo esempio, trasmettendo agli studenti di altri Paesi un insieme di competenze nuove”. Sinergia e non esclusione, ha ripetuto il prof. Mifsud, devono essere le parole chiave: “Stiamo trovando con la Regione siciliana – ha aggiunto – la formula giusta per far lavorare tutte le università siciliane fra loro, all’interno del Politecnico, e con noi, attraverso il network già consolidato di Emuni”.

All’incontro era presente anche il delegato dell’Università di Palermo, il prof. Francesco Paolo La Mantia, preside della facoltà d’Ingegneria e componente del ‘management board’ dell’Emuni: “Ringrazio il presidente Mifsud – ha detto il rettore Recca – per avere scelto le università di Catania e Palermo per questo importante incontro, a conferma del riconoscimento della qualità delle nostre attività di internazionalizzazione. Proprio Catania, tra l’altro, è stata sede di tre importanti conferenze interministeriali tra il 2003 e il 2006, su iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – per la prima volta durante il semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea – che hanno posto le basi e quindi accelerato il processo per la realizzazione di uno Spazio euro-mediterraneo dell’Alta formazione e della Ricerca”.

Oggi, attraverso l’adesione al network dell’Emuni University – ha proseguito il rettore -, la nostra Università intende ribadire il proprio ruolo nell’ambito delle strategie politiche ed economiche dell’Unione europea in riferimento alle attività di cooperazione formativa e scientifica con i paesi del Bacino del Mediterraneo. A conferma di quest’impegno, l’Ateneo catanese ha già predisposto numerosi progetti formativi, guadagnandosi la possibilità di curare l’organizzazione di due moduli della Emuni Summer School sui temi dello sviluppo e della cooperazione e dell’interculturalità, rispettivamente sulla Mediazione linguistica e il dialogo interculturale e sulle Politiche europee e la transizione economica nel Bacino Euromediterraneo, coordinati da nostri docenti esperti di queste tematiche, che si terranno presso il nostro Ateneo nel mese di luglio”. Alla realizzazione della Summer School concorreranno università e istituzioni di Italia, Belgio, Grecia, Israele, Libano e Slovenia.

Le attività della rete Emuni non dovranno essere soltanto un modo per assegnare lauree e titoli di studio – ha osservato infine il dott. Coniglio, evidenziando come oggi sia assolutamente necessario promuovere le culture locali nell’area globale -, ma un’alleanza per crescere insieme, fra Paesi e popoli vicini accomunati da storia e cultura”. Si tratta infatti di un progetto che prevede percorsi di specializzazione e ricerca, focalizzato su tematiche mediterranee, con l’obiettivo di facilitare lo scambio tra le reti di istruzione superiore esistenti, di stimolare la mobilità e di contribuire alla reciproca conoscenza e comprensione fra popoli e culture. Tale proposta, che allo stato attuale offre già una serie di specializzazioni in diverse aree, ha ottenuto un qualificato consenso a livello internazionale ed è stata riconosciuta nell’ambito della Dichiarazione di Alessandria, della Conferenza Ministeriale del Cairo e in altre sedi istituzionali.

 

Alfio Russo