Corso guida sicura
Sicurezza ed eco-compatibilità. Su queste due parole chiave è incentrata la nuova edizione del corso di guida sicura antisbandamento per gli studenti dell’Università di Catania.
Un corso che da quest’anno è esteso, oltre che agli studenti della facoltà di Ingegneria, anche a quelli di Economia, Farmacia e Giurisprudenza. Una vera e propria “Road school”, insomma, realizzata grazie al supporto di Fiat Group Automobiles e di quattro concessionarie della stessa casa torinese della provincia di Catania, dalla facoltà d’Ingegneria e dal Centro orientamento e formazione dell’Ateneo, con il fondamentale contributo degli abili istruttori del Centro di Guida Sicura Can–Am della società sportiva dilettantistica “Scuolapiloti Pista Santa Venera” di Acireale. Responsabili scientifici del corso sono il preside di Ingegneria Luigi Fortuna, e il docente Massimo Oliveri, coordinatore è il direttore tecnico del Centro Can-Am Corrado Andrè. Alla firma della convenzione hanno partecipato anche i presidi Fortuna, e di Giurisprudenza, Vincenzo Di Cataldo, e il presidente del Cof Vincenzo Perciavalle.
“Non è più tollerabile – ha osservato il rettore Recca, presentando l’edizione 2009 del corso venerdì scorso a Palazzo centrale – che ogni anno vi siano numerosi giovani, anche universitari, tra le vittime di incidenti stradali causati dall’imperizia del guidatore, dall’errato utilizzo dell’autoveicolo o dalla guida sotto gli effetti di droghe o di alcool. Per questo abbiamo voluto offrire nuovamente il nostro sostegno ad un’iniziativa che negli anni scorsi ha avuto un enorme successo fra i nostri studenti, realizzata nell’ambito della campagna europea per la sicurezza stradale, allargando il raggio delle facoltà partecipanti. In prospettiva, pensiamo di coinvolgere anche tutte le altre”.
A partire da sabato 14 febbraio e fino al 2 marzo, gli studenti dei corsi di laurea di primo livello in Ingegneria, Economia, Farmacia e Giurisprudenza avranno pertanto la possibilità di iscriversi, attraverso il sito internet www.ing.unict.it/guidasicura per partecipare al corso, che fornirà loro “nozioni teoriche e pratiche, anche attraverso la trattazione di aspetti normativi e comportamentali, relative al corretto utilizzo e funzionamento del mezzo meccanico – come ha ricordato il prof. Oliveri -, nonché le nozioni necessarie per una guida ecocompatibile finalizzata al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente: tra le vetture utilizzate dagli studenti ci saranno anche modelli alimentati a metano”. Le lezioni di teoria, per un totale di 20 ore, si terranno nell’aula magna dell’Edificio Nuova Didattica di Ingegneria alla Cittadella Universitaria. “La sperimentazione – ha ricordato Andrè – sarà effettuata nella Pista S. Venera – Circuito dell’Etna, che sarà raggiungibile con un servizio autobus gratuito dalla stessa Cittadella”.
I posti disponibili sono 100 per ogni facoltà con una ‘quota rosa’ del 30%. La frequenza del corso, gratuita, potrà attribuire crediti formativi extracurriculari ai 400 studenti che saranno selezionati, previo il superamento di un esame finale. I tutor d’aula, i docenti per l’attività didattica seminariale, saranno forniti da Università e Scuola piloti, mentre gli istruttori e le vetture per lo svolgimento della sperimentazione in pista saranno messe a disposizione dalla Fiat Auto S.p.A. Parteciperanno anche, come docenti, esponenti della Polizia stradale e dei Vigili del Fuoco, quotidianamente impegnati in azioni di prevenzione e in interventi per il salvataggio di vite umane, come hanno sottolineato il vicequestore Antonio Capodicasa, comandante della Polizia stradale di Ragusa, e l’ing. Salvatore Spanò, comandante dei Vigili del Fuoco di Catania.
“Fiat crede molto in questo progetto – ha spiegato Roberto Ferrara, zone manager del Fiat Group Automobiles per la Sicilia orientale -. Da sempre la casa torinese investe nelle strumentazioni per la sicurezza attiva e passiva di chi guida le vetture ed è anche leader in Europa per i motori a metano. Con questa iniziativa, grazie al contributo delle sue concessionarie catanesi, riusciamo ad avvicinare i giovani all’innovazione”.
Alfio Russo