Convenzione Ateneo-Questura
Tirocini formativi negli uffici della Questura etnea per studenti, laureati, dottorandi e specializzandi dell’Università di Catania anche nei 18 mesi successivi al termine degli studi.
E’ quanto prevede la convenzione triennale che è stata firmata questa mattina, al Palazzo centrale, dal rettore Antonino Recca e dal questore di Catania Michele Capomacchia, insieme con il pro-rettore Maria Luisa Carnazza e con il presidente del Centro orientamento e formazione dell’Ateneo Vincenzo Perciavalle. A gestire le richieste di stage relative alla convenzione e le pratiche connesse sarà infatti l’apposito ufficio del Cof.
“Questo accordo – ha spiegato il rettore Recca – agevolerà lo scambio più immediato fra le due istituzioni, e consentirà ai nostri laureandi e laureati di acquisire una fondamentale esperienza per l’ingresso nel mondo del lavoro”. L’accordo servirà – si legge nelle premesse della convenzione – ad instaurare adeguate forme di raccordo tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, migliorando la qualità dei processi formativi universitari e favorendo, inoltre, la diffusione della cultura della sicurezza e della legalità.
Molto soddisfatto dell’iniziativa anche il questore Capomacchia, alla vigilia del suo trasferimento a Roma per un incarico ministeriale, il quale ha ricordato che un progetto simile era stato da lui promosso nel 1995 alla Questura di Bologna. “Questa nuova intesa, a cui il Ministero degli Interni guarda con interesse – ha detto il questore – è comunque molto più importante, perché permetterà a molti giovani universitari di venirci ad osservare da vicino per scoprire come lavoriamo, sviluppando una forte conoscenza reciproca e contribuendo a diffondere la cultura della sicurezza e della legalità”. “Noi puntiamo molto infatti – ha aggiunto il dott. Capomacchia, che ha ricevuto in dono dal rettore la medaglia dell’Ateneo ed un volume sull’edificio del Palazzo universitario – su un progetto di controllo sociale del territorio che sia imperniato non soltanto sulla prevenzione e sulla repressione degli atti criminosi, ma anche sui valori e i diritti della cittadinanza, ed in questo senso è fondamentale il dialogo con le classi dirigenti del futuro”.
La Questura di Catania trasmetterà pertanto, con cadenza periodica, all’Ateneo le proprie disponibilità di tirocinio con le relative caratteristiche di massima: a queste l’Università darà la massima diffusione, individuando i migliori tra gli aspiranti tirocinanti che, per tutta la durata del progetto formativo, saranno seguiti da un tutor didattico e da un tutor “aziendale”. Referente del progetto per la Questura sarà il vice-questore aggiunto Corrado Fatuzzo.
Alfio Russo