Concerto Musica e Fisica
Venerdì 26 giugno, alle 19, nell’aula magna del dipartimento di Fisica e Astronomia (via Santa Sofia, 64), si svolge il concerto “Musica @ Fisica”,
organizzato dalla Sezione di Catania dell’Instituto nazionale di Fisica nucleare. Si tratta di un evento importante poiché intende presentare i risultati ottenuti dal progetto Astra (Ancient instrument Sound/Timbre Reconstruction Application).
Il progetto nato dalla collaborazione tra il Conservatorio di Salerno, l’Infn di Catania e altri enti, punta a ricostruire il suono di strumenti antichi (dei quali non esistono più esemplari) utilizzando le metodologie più avanzate di modellazione al calcolatore. Attualmente è coordinato dal Conservatorio di Musica di Parma. La tecnica utilizzata per ricreare il timbro degli strumenti musicali si chiama “sintesi per modelli fisici” (physical modeling synthesis) ed è basata sulla simulazione del comportamento fisico dello strumento attraverso equazioni matematiche e algoritmi che ne descrivono la struttura e le reazioni agli stimoli (soffio, percussione, pizzico, sfregamento).
Le informazioni di base sono tipicamente resti archeologici, descrizioni prese dalla letteratura, campioni di materiali, raffigurazioni pittoriche che forniscono preziosi ragguagli circa i materiali, le forme e le tecniche musicali utilizzate per produrre il suono. Dal punto di vista computazionale, il progetto Astra si avvale della tecnologia più avanzata al momento per il calcolo distribuito su scala internazionale, il “Grid computing”, ovvero il calcolo distribuito su larga scala.
La computazione è effettuata sulla rete Geant2 (la rete paneuropea per la ricerca e la formazione) e su EumedConnect2 (la dorsale per la ricerca e la formazione che lega i paesi del basso mediterraneo). Grazie alle infrastrutture di calcolo distribuite messe a disposizione dal progetto Infn Gilda e dal progetto EumedGrid, co-finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del 6° Programma Quadro, Astra oggi riesce a far rivivere le emozioni dei suoni antichi, e consentire a musicisti di utilizzare questi suoni durante i concerti come quello a cui si potrà assistere venerdì 26.
Nel corso del concerto, il suono dell’Epigonion (430 a.C.), un’antico strumento a corde, suonerà insieme ad altri strumenti reali. Gli esiti del connubio tra la ricerca scientifica più avanzata in ambito musicale e la musicologia saldamente impiantata nella prassi esecutiva si realizzano con il Sonora Network Ensemble (Enrico Vicinanza, voce; Leonardo Massa, violoncello barocco; Paolo Cimmino, percussioni; Francesco De Mattia, epigonion).
Un percorso musicale attraverso gli autori più significativi della musica antica, una parabola evolutiva che dalla villanella alla napoletana cinque/seicentesca giunge ai fasti del barocco italiano ed europeo. Musiche di Dall’Apra, Anonimi napoletani, Caccini, Bassani, Purcell, Haendel, Vivaldi, Provenzale.
Il concerto è gratuito, ma poichè i posti in sala sono 280 è obbligatoria la prenotazione: referente è il dott. Giuseppe La Rocca (Infn – Catania), tel. 095 378 5519 – e-mail: Giuseppe.LaRocca@ct.infn.it.
Alfio Russo