Cipro: arte, musica e teatro
La Cattedra di Lingua e Letteratura Greca moderna della facoltà di Lingue e Letterature straniere organizza tre eventi culturali dedicati alla Repubblica di Cipro nella ricorrenza del 50° anniversario della fondazione.
Cipro è la terza isola del Mediterraneo per estensione territoriale, situata all’incrocio di tre continenti: Europa, Africa e Asia: «una pietra in mezzo al mare» come scrive un cronografo medievale, Leonzio Machieràs, «e intorno Saraceni e Turchi». Essa è il punto più orientale d’Europa, crocevia di culture diverse che le hanno donato un
notevole patrimonio culturale e storico. Diecimila anni di storia testimoniati da siti neolitici, resti di antiche città-stato greche, teatri greco-romani, castelli medievali, fortificazioni veneziane, chiese e monasteri bizantini, fino a una fertile cultura moderna espressa in artisti di fama internazionale.
Da mercoledì 26 maggio a martedì 8 giugno, nei locali del Palazzo della Cultura di Catania, sarà ospitata la mostra fotografica Patrimonio perduto. Cipro 1974-2010 che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della protezione del patrimonio culturale e religioso e sull’allarmante stato di abbandono di monasteri e di chiese ortodosse nella parte settentrionale di Cipro, dal 1974 dominio turco. Lo scempio dei luoghi sacri al cristianesimo e del patrimonio artistico, con il saccheggio di turiboli, arredi preziosi e la distruzione progressiva di dipinti millenari, dura da decenni, e solo di recente ha attirato l’attenzione internazionale e ha sollevato le proteste e l’intervento dell’Unesco e del papa Benedetto XVI, atteso nella Repubblica di Cipro dal 4 al 6 giugno prossimi.
Attraverso questa iniziativa culturale, patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica di Cipro in Italia, la Cattedra di Lingua e Letteratura Greca Moderna della Facoltà di Lingue vuole avvicinare Catania alla più recente realtà cipriota.
Sabato 29 maggio alle 20.30, in occasione del concerto musicale del gruppo cipriotaParole Alate, all’interno del Palazzo della Cultura, canterà Michalis Terlikkàs, erede della tradizione dei poiitarides, i poeti tradizionali ciprioti equiparabili per modus operandi ai nostri cantastorie: autori di poemi lunghi aventi per tema miracoli di santi,
omicidi brutali, eventi terribili o grandi storie d’amore dal tragico epilogo. I poiitarides, nell’usare di volta in volta la melodia appropriata, modulavano la vocalità a seconda del contenuto della canzone: se i versi narravano di un fatto triste, cantavano piangendo; se raccontavano lotte, oppure omicidi variavano opportunamente il registro della voce. La particolare lunghezza dei canti imponeva la diversificazione melodica allo scopo di mantenere alto l’interesse del pubblico.
Domenica 30 maggio alle 20.30 sempre al Palazzo della Cultura, il THEPAK – il Laboratorio Teatrale dell’Università di Cipro – metterà in scena il Canto del ponte. Dell’opera, ispirata a una notissima ballata della tradizione popolare neogreca, esistono molteplici varianti diffuse in tutta Europa.
Il Laboratorio Teatrale dell’Università di Cipro, fondato e diretto da Michalis Pierìs, opera da ormai dieci anni ed è costituito da studenti dell’Università di Cipro appositamente formati. Il Laboratorio ha finora messo in scena, accanto al Ponte di Arta, e all’Erotokritos, opere che valorizzano il patrimonio letterario, storico e culturale dell’isola di Cipro, comeRomiosini, del poeta cipriota Vassilis Michailidis, la Cronaca di Leonzio Machieràs, il cronista che aveva narrato le vicende dell’isola di Cipro sotto il dominio franco dei Lusignano, e anche la Lisistrata di Aristofane.
Ingresso libero alle serate culturali.