Ateneo in prima fila nello sviluppo sostenibile
Gestione degli impianti petrolchimici, monitoraggio della qualità dell’aria, inquinamento ambientale, interventi a protezione della falda acquifera, conservazione della natura, erosione del suolo e processi di desertificazione.
E ancora ingegneria ambientale e naturalistica a servizio della rinaturalizzazione dei siti inquinati, le condizioni delle discariche di rifiuti e gestione delle cave di estrazione e impatto ambientale. Sono i temi trattati dagli studenti del secondo e terzo anno del corso di laurea in Scienze ambientali della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali tramite le numerose attività formative realizzate durante il precedente anno accademico. E nei giorni scorsi gli oltre 60 studenti coinvolti nelle attività formative del corso di laurea presieduto dal docente Concetto Amore (direttore del Cutgana dell’Università di Catania) hanno presentato, nei locali dell’aula magna del Museo di Zoologia del Dipartimento di Biologia animale, due elaborati di gruppo – “Come coniugare l’insediamento industriale alla naturalità del territorio” e “Dalle aree protette opportunità di insediamento nel mondo del lavoro” – sui temi trattati nel corso delle visite guidate (Raffineria Eni di Gela, Impianto di depurazione Ias di Priolo, alle stazioni di monitoraggio del Cipa di Siracusa, alle riserve naturali Vallone di Piano della Corte di Agira, Saline di Priolo, Grotta Monello, Oasi di Vendicari, Parco fluviale dell’Alcantara e all’Ecomuseo naturalistico “Monti Climiti” di Melilli) coniugando progetti di sviluppo ecosostenibile dei siti petrolchimici, delle aree protette e delle figure che i laureati in Scienze ambientali possono ricoprire nel mondo del lavoro. Presenti ai lavori i docenti Concetto Amore, Angelo Messina, Alessandra Ragusa, Giorgio Sabella, Antonino Cuspilici, Pietro Pitruzzello e Pietro Minissale. A coordinare i lavori Fabio Viglianisi.
Alfio Russo