ARTE: pubblico internazionale a Catania per “Coltissimi. Abate-Russo”

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 ARTE: pubblico internazionale a Catania per “Coltissimi. Abate-Russo”
Pubblico internazionale sabato sera, a Catania, negli eleganti spazi di Side A Modern Art Gallery, per l’inaugurazione della doppia personale “Coltissimi. Alberto Abate – Salvo Russo”, l’indagine sull’Arte Colta e su due suoi esponenti di spicco – uno romano, l’altro catanese – curata dal critico d’arte Francesco Gallo su iniziativa dei collezionisti Giovanni Gibiino e Maurizio Cascone. Fra gli ospiti, insieme a esponenti del mondo professionale e istituzionale della città, imprenditori e industriali che ne hanno sostenuto il progetto come sponsor, e ancora artisti, critici, fotografi, intellettuali e studenti italiani e stranieri – giapponesi, francesi e brasiliani – impegnati a Catania in stage universitari dedicati alla storia dell’arte e alla fotografia.
 
Da Trieste è giunto Livio Radin uno dei galleristi italiani che, insieme allo storico dell’arte Arnaldo Romano Brizzi, ha seguito sin dagli anni Ottanta il percorso artistico di Alberto Abate verso la Pittura Colta, di cui Abate è l’esponente principale in Italia. Un ritorno al figurativo, in un momento storico segnato da performance e sperimentazioni, che appartiene anche a Salvo Russo e ne diventa la cifra stilistica. “Moderno Abate, surreale Russo” è stato dunque lo spunto dell’appassionata presentazione del curatore, Francesco Gallo, che dopo aver ironizzato sulle accuse di “eresia” mossegli da chi contesta la sua incessante attenzione per gli artisti siciliani del Novecento, spiega le ragioni della doppia personale di Side A: “Siamo davanti a due maestri – spiega Gallo – due cercatori della verità, estremamente moderni, capaci cioè di far nascere qualcosa. E siccome non c’è attualità senza identità, ecco che il confronto fra due esploratori del sogno come loro, due artisti che possiedono l’alfabeto, la grammatica e la sintassi della propria disciplina, li rafforza entrambi, ne ribadisce lo spessore, le differenze e la matrice comune, che è la città di Catania, “città felicissima” – ricorda Gallo – che nel Novecento ha dato alla Storia un altissimo contributo di artisti nel panorama della letteratura, della scultura, della pittura e del teatro”.
All’esposizione, che prosegue fino al 15 maggio, è dedicato un volume dove, oltre agli interventi del curatore Gallo, sono raccolti saggi critici antologici firmati da Edward Lucy Smith, Arturo Schwartz, Christian Parisot, Stefano Papetti, Micha Van Hoecke, David Bianco e Domenico Danzuso. Ingresso libero.