Amici della Pittura Siciliana
A dieci anni dalla sua costituzione, l’Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento celebra questa prima tappa della propria attività con un calendario ricco di appuntamenti con l’arte moderna e contemporanea che vedrà ancora una volta il raffinato spazio espositivo delle Fabbriche Chiaramontane
– il complesso del XVI secolo costruito da Federico Chiaramonte e oggetto di un accurato restauro da parte dell’Associazione presieduta da Antonino Pusateri – l’indiscusso protagonista della scena culturale agrigentina: contenitore di idee e luogo deputato al dialogo interdisciplinare e dunque testimone della passione per il “comunicare l’arte” da condividere con le istituzioni, i collezionisti e gli studiosi, italiani ed esteri.
Il 2010, infatti, avvia un importante sodalizio tra le FAM (acronimo di Fabbriche Chiaramontane Arte Moderna) e la Provincia Regionale di Agrigento: una sinergia tra pubblico e privato nell’ottica di un proficuo rapporto di collaborazione e scambio di professionalità già felicemente collaudata nel dicembre scorso con la mostra “Dall’Accademia al Contemporaneo nella pittura siciliana” con cui si è riaperta al pubblico la Scala Reale. Proprio sotto la Pasqua, infatti, gli Amici della Pittura Siciliana allestiranno su incarico del Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi una nuova esposizione nella Scala Reale con cui arricchire di contenuti innovativi e inediti l’offerta di eventi culturali d’eccellenza che nella provincia di Agrigento, prima del contributo delle Fabbriche, erano rappresentati esclusivamente dal sito archeologico della Valle dei Templi.
E veniamo al cartellone 2010: cinque gli eventi promossi dalle FAM lungo i prossimi mesi. La stagione ha preso il via sabato scorso con la mostra “Rossella Leone. A volo d’uccello” (30 gennaio – 14 marzo), curatore Davide Lacagnina, che porta alle Fabbriche un allestimento-installazione di grandi acquerelli e sculture in resina della Leone. Una sorta di prova generale per opere che comporranno la scenografia di un’opera musicale in programma il prossimo anno, sulla scena di un teatro europeo, per ricordare il decennale dell’attentato dell’11 settembre. Architetto “prestato” ai teatri lirici, Rossella Leone ha già realizzato i costumi per una Norma co-prodotta dal Bellini di Catania con il Teatro di Salisburgo ed è attualmente impegnata con il regista Thomas Bischoff per un nuovo allestimento de Les dialoguès des Carmelites di Francis Poulenc per lo Staatstheater di Stoccarda.
Evento di punta del 2010 – destinato a coinvolgere la critica e gli appassionati di tutta Italia sulla scorta della selezione di artisti che la documenteranno con la propria opera – è “Astrattismo siciliano” (27 marzo – 18 luglio) curato dal critico d’arte e docente all’Accademia di Brera Marco Meneguzzo. In mostra capolavori di Accardi, Sanfilippo, Maugeri, Consagra, Cappello, Scroppo, Marcheggiani, Schiavocampo, Franceschini, Scarpetta e Scordia. “Un’importante rassegna – spiega il presidente dell’Associazione, Antonino Pusateri – che raccoglie la produzione di artisti siciliani dagli anni ’50 agli anni ’60 e che vuole documentare l’irruente passaggio dei linguaggi espressivi tra la pittura del primo Novecento e le moderne avanguardie”.
Le emozioni su tela del viaggio in Sicilia di un artista francese dallo straordinario talento, il neo-figurativista Luc Gauthier, sarà la sorpresa estiva delle Fabbriche. “Cet ètè” (31 luglio – 12 settembre) proporrà settanta opere, quaranta delle quali realizzate lo scorso anno da Gauthier – docente di pittura presso l’Ecole National Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi – durante un’estate siciliana che, come dice lo stesso autore, è stata “una catarsi, un’immersione nella luce mediterranea portatrice di nuovi e originali stimoli espressivi”. Per le Fabbriche Chiaramontane si tratta di un divertissement, “un gioco estremamente intrigante – confessa Pusateri – che non a caso viene proposto nel periodo di maggiore flusso turistico come forte, innovativo e alternativo attrattore culturale per i visitatori che giungono in estate”.
Vetri, colori e bruciature sono i sostantivi declinati da Michele Canzoneri per “Biblioteca Konvolut” (25 settembre – 7 novembre). Artista eclettico con importanti collaborazioni – come quella con l’archistar Renzo Piano che gli ha affidato la vetrata “Didachè” di San Giovanni Rotondo – Canzoneri è avvezzo alle più innovative sperimentazioni, fra queste le 16 vetrate con l’Apocalisse di Giovanni create per la Cattedrale di Cefalù: alla Biblioteca Vaticana, Canzoneri ha donato il diario personale dove è documentato il percorso umano e artistico che lo ha portato a formulare questa straordinaria opera capace di catturare, vestire e proiettare i raggi del sole nei rigorosi volumi della cattedrale normanna.
Ultimo appuntamento del 2010 è quello firmato da Vittorio Sgarbi, il professore e sindaco di Salemi (Tp) ha infatti orchestrato una curiosa, e in parte inedita, esposizione: quella delle mummie di Cesare Inzerillo, lo scenografo di Ciprì e Maresco, che un anno fa dopo l’esordio a Salemi, è stata unanimemente riconosciuta come “l’evento artisticamente più dirompente del 2009”. Nelle 18 mummie realizzate da Inzerillo per “La classe morta” (20 novembre 2010 – 9 gennaio 2011) l’idea di fondo è quella di “proporre modi espressivi assolutamente innovativi – continua Pusateri – per consolidare la vocazione innata della Galleria permanente d’Arte Moderna alle Fabbriche Chiaramontane, quella di essere un contenitore culturale poliedrico e mai scontato”.