Mercoledì 21 marzo alle 15:30 (Coro di Notte, Monastero dei Benedettini), prendono il via le proiezioni della rassegnaDocumento/Documentario, promossa dalla cattedra di Estetica del cinema della facoltà di Lettere e Filosofia, prof. Alessandro De Filippo, in collaborazione con il Salina Doc Fest e il laboratorio multimediale la.mu.sa.
Il primo documentario che sarà proiettato è Tahrir di Stefano Savona.
La rassegna. C’è grande curiosità nei confronti del cinema documentario, perché è quello che permette un maggior grado di libertà espressiva e un livello molto alto di innovazione di linguaggio. Il documentario moderno ha uno spirito legato alla sperimentazione cinematografica. Eppure, soprattutto in Sicilia, ha anche le radici solide di una grande tradizione. Basta fare i tre nomi più noti, Ugo Saitta, Francesco Alliata di Villafranca e Vittorio De Seta, per comprendere la qualità di un percorso espressivo di grande rilevanza artistica.
La rassegna ha avviato una convenzione con il Salina Doc Fest, festival dedicato monograficamente al cinema documentario e diretto dalla regista Giovanna Taviani. Il festival ha fornito i contatti con gli autori delle opere più rappresentative presentate nelle scorse edizioni e permetterà agli studenti più motivati di seguire la nuova edizione partecipando direttamente come stagisti o spettatori alle proiezioni previste per il prossimo settembre.
La rassegna è stata ideata e costruita al fine di permettere anche agli studenti di avere uno sguardo privilegiato sul mondo dei festival e della distribuzione cinematografica. Perché il cinema è anche lavoro per gli autori, la critica, gli operatori culturali e i giornalisti. Non è soltanto qualcosa che si studia sui libri all’università. Ci vogliono anche i libri, certo, che permettono di contestualizzare e di comprendere il livello teorico del cinema. Ma occorre stabilire anche un contatto con il mondo produttivo del cinema, dialogare con chi lo fa, chi lo seleziona, chi lo mostra, chi lo fa vivere nelle sale.