Nasce la Fondazione Cutgana

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E’ stata presentata nell’aula magna del Palazzo centrale  dell’Università di Catania la Fondazione “Cutgana”, una fondazione  universitaria finalizzata alla promozione delle attività  didattiche e di ricerca in campo ambientale. La Fondazione – approvata sia dal  Senato accademico, sia dal Cda dell’Università di Catania e nata  grazie alla sinergia tra Ateneo, prefettura di Catania e Regione  siciliana – opererà come persona giuridica di diritto privato e potrà  promuovere per il raggiungimento dei suoi scopi la raccolta di fondi  pubblici e privati e la richiesta di contributi pubblici e privati,  oltre alla stipula di convenzioni e accordi e alla partecipazione o  costituzione di consorzi e di strutture di ricerca di alta formazione  e trasferimento tecnologico.

All’incontro di oggi, dal titolo “La Fondazione Cutgana e l’impegno  dell’Università per la tutela dell’ambiente”, aperto dagli indirizzi  di saluto del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo e  del prorettore dell’Ateneo catanese, Maria Luisa Carnazza – che ha  ricordato il patrimonio di competenze impegnate in questo settore dall’Università e i risultati finora conseguiti – e moderato dal  giornalista Piero Maenza, sono intervenuti il prefetto di Catania,  Francesca Cannizzo, il presidente della Fondazione, Angelo Messina, e  due componenti del Cda della Fondazione, i docenti universitari Paolo  La Greca e Giuseppe Vecchio.

«La Regione – ha affermato il presidente Lombardo – ha avuto un ruolo  fondamentale nella realizzazione della Fondazione insieme con la  prefettura. Il nuovo ente svolgerà un ruolo fondamentale nella tutela   e nella gestione del nostro patrimonio ambientale, naturalistico e  culturale con importanti risvolti a livello occupazionale. Occupazione  e gestione delle aree protette rappresentano aspetti centrali  nell’attività del nostro Governo regionale, sempre compatibilmente con  i bilanci e le risorse economiche a disposizione. E’ quindi  indispensabile che, nel minor tempo possibile, le nostre aree protette  raggiungano un’autonomia finanziaria. Da parte nostra c’è piena  disponibilità nei confronti della Fondazione che rappresenta un ente  di particolare rilievo per la valorizzazione del nostro territorio».

Sulla stessa linea anche il prefetto Cannizzo che ha sottolineato come  occupazione e tutela ambientale siano gli obiettivi primari della  Fondazione. «Si tratta della prima fondazione universitaria nata,  grazie alla sinergia tra i diversi enti ovvero la Regione,  l’Università e la Prefettura, allo scopo di utilizzare al meglio le  risorse nel campo naturalistico, culturale e sviluppo del territorio».

Sulle finalità e sugli obiettivi scientifici della Fondazione si è  soffermato il presidente Messina: «Il nuovo ente coadiuverà l’omonimo  Centro interfacoltà dell’Università di Catania nelle attività di  promozione e di sostegno alle iniziative didattiche formative e di  ricerca dell’Ateneo catanese con specifico richiamo allo studio, alla  tutela e alla gestione di ambienti naturali e di agro ecosistemi di  particolare valenza naturalistica e culturale e interesse pubblico.  
Tra gli scopi della Fondazione anche la promozione e lo svolgimento di  attività integrative e sussidiarie alla didattica e alla ricerca di  interesse dell’Università, la realizzazione di servizi e iniziative  mirate a favorire le condizioni di studio, la promozione ed il  supporto delle attività di cooperazione scientifica e culturale e  l’attuazione di iniziative a sostegno del trasferimento dei risultati  di ricerca, della creazione di nuove imprenditorialità originate dalla  ricerca e alla valorizzazione economica dei risultati delle ricerche  
con la tutela brevettale».

«Il Cutgana – ha affermato il prof. La Greca – è un centro unico nel  suo genere ma che ormai aveva bisogno di crescere, di fare un  ulteriore salto di qualità. La Fondazione, che avrà il suo principale  campo di azione nella Sicilia orientale, un territorio da sempre  locomotiva dell’intera Regione, sia dal punto di vista socioeconomico, sia da quello della tutela del territorio, riprenderà, infatti,  l’attività virtuosa del Cutgana e la porterà avanti attraverso la  sinergia tra diversi attori e soprattutto con un approccio  multidisciplinare».

Sulle particolarità giuridiche della Fondazione si è invece soffermato  il prof. Vecchio: «La maggiore novità è rappresentata dal fatto che il  Cutgana, un centro universitario, sarà affiancato da una struttura con  personalità giuridica a tutti gli effetti. Inoltre, la Fondazione è  una forma che permetterà la maggiore partecipazione e la sinergia tra  diversi enti, anche esterni all’Ateneo, che sempre nell’ambito delle  loro specificità e delle loro competenze, collaboreranno insieme per  dare una risposta organizzativa adeguata alle esigenze scientifiche e  gestionali legate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio  naturale siciliano».