Incontro con Salvo Salice
Un’avventura lunga 4 anni sempre al fianco degli studenti universitari in seno all’Ersu di Catania.
Prima nelle vesti di rappresentante degli studenti (per due bienni consecutivi), poi nel difficile ruolo di vicepresidente dell’ente per il diritto allo studio (dal settembre 2007 fino ai primi giorni di febbraio di quest’anno). Adesso è arrivato il tempo dei saluti e anche dei bilanci per Salvo Salice decaduto dall’incarico da qualche giorno.
“In questi anni sono stati tanti gli obiettivi raggiunti all’Ersu grazie anche al mio contributo – spiega Salice, oggi nelle fila dell’Udc -, dall’incremento dei posti letto e delle borse di studio all’informatizzazione delle procedure tra cui spicca l’assegnazione online dei posti letto. Ma abbiamo affrontato anche il tema relativo agli interventi necessari all’interno delle residenze universitarie. Un tema caldo che mi auguro venga adesso affrontato dai nuovi eletti sperando che le lungaggini e i momenti di inerzia che si sono verificati negli ultimi anni possano essere al più presto superati. Nonostante tutto sono stati raggiunti tanti risultati affrontando i tanti problemi che si sono venuti a creare per il crescente stato di bisogno degli studenti e per la scarsezza delle risorse economiche”.
Salice auspica per il bene dell’Ersu e soprattutto degli studenti “una maggiore unione tra tutte le componenti in seno al Consiglio d’amministrazione dell’ente per il diritto allo studio regionale al fine di poter mettere in atto un’azione amministrazione quanto più efficiente e adeguata ai tempi e alle esigenze della popolazione studentesca”.
L’ex vicepresidente dell’Ersu non dimentica però di ricordare il lavoro del personale degli uffici dell’Ersu di Catania. “Colgo l’occasione per ringraziare tutti i componenti degli uffici dell’Ersu di Catania per la competenza, efficienza e spirito di sacrificio messo in campo nello svolgimento del proprio lavoro – spiega Salice -, si è trattato di un contributo veramente importante per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali e soprattutto rappresenta per me un esempio da seguire nella mia attività amministrativa futura”.
Alfio Russo