L’altra faccia della crisi

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L’altra faccia della crisi

Il Coordinamento unico dell’Ateneo di Catania, il Movimento Studentesco Catanese e la Rete 29 Aprile promuovono a Catania, da martedì 11 a giovedì 13 ottobre, il ciclo di incontri pubblici dal titolo L’altra faccia della crisi, volti a dare una interpretazione “differente” alla crisi attuale e a ragionare sulle conseguenze che ne deriveranno.

La crisi economica – spiegano – viene presentata dai media e dai politici con il linguaggio della finanza internazionale, come un evento incontrollabile proveniente da entità astratte (i mercati e la speculazione) e da istituzioni molto lontane (l’Europa, il Fondo Monetario Internazionale) che dettano agli Stati (ancora sovrani?) ricette per evitare il fallimento, per “non fare la fine della Grecia”: pareggio di bilancio, “riforme” che riducono i diritti e smantellano lo stato sociale, ma soprattutto “sacrifici” che colpiscono principalmente i ceti medio-bassi.

Ma è davvero così? Esiste la possibilità di leggere questa crisi in maniera alternativa, individuando altre soluzioni? In vista della giornata internazionale degli Indignados del 15 ottobre “United for global change”, i ricercatori, i docenti, i precari e gli studenti mobilitati per una Università pubblica, Iibera, democratica e aperta, provano a farlo proponendo a tutti i cittadini un ciclo di incontri e dibattiti, in cui saranno evidenziate le conseguenze sociali, economiche, politiche e culturali della crisi che media e politici continuano a nascondere.

Le conferenze – che si svolgeranno al Monastero dei Benedettini, a Villa Cerami, al Centro Zo e nella sede di via Vittorio Emanuele 49 della facoltà di Scienze politiche – saranno tenute da tre qualificati esperti: Gennaro Carotenuto (Università di Macerata),Francesco Sylos Labini (Cnr, Centro “Fermi” di Roma) e Ugo Mattei (Università di Torino).