MOSTRE: Pasqua a Scicli con l’arte e l’eros delle antiche stampe giapponesi

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MOSTRE: Pasqua a Scicli con l’arte e l’eros delle antiche stampe giapponesi 
Hokusai, Hiroshige, Utamaro e i maggiori autori del Settecento Giapponese, nella raccolta delle più rare stampe xilografiche dell’Ukiyo-e, “il mondo fluttuante”, saranno in mostra dalla settimana di Pasqua e fino al 18 giugno a Scicli, la cittadina barocca nel cuore degli altipiani ragusani, inserita nella World Heritage List dell’Unesco. Quaranta le opere selezionate da Antonio Sarnari per questa singolare esposizione a Scicli: provengono da collezioni private di tutta Italia e moltissime sono ancora sconosciute al pubblico siciliano che potrà così esplorare l’arte e l’eros nella cultura del Sol Levante. S’inaugura il 20 aprile.
“Attraverso la descrizione di figure femminili – spiega il curatore, Antonio Sarnari –  di attori, paesaggi e momenti erotici della tradizione nipponica, le stampe di questi massimi autori sottolineano una sapienza inimitabile nella xilografia, nella composizione e nell’espressione moderna sebbene bidimensionale. Caratteristiche, queste, che affascinarono e influenzarono molti grandi maestri dell’Ottocento e del Novecento europeo come Gauguin, Kandinskij, Picasso e molti altri, influenzati dal cosiddetto Giapponismo”.
Oltre alle stampe, in mostra, anche due antichi libretti. Uno, dedicato al paesaggio, è di Hiroshige, s’intitola “Libro illustrato dei ricordi di Edo” (Edo è l’antico nome di Tokio) ed è datato 1850-1867. Il secondo, dedicato alle stampe erotiche (shunga) è un’opera di Utamaro del 1803, primo di tre volumi e s’intitola: “Koi no hutosao” (L’inflessibile bastone dell’amore).
 L’organizzazione dell’evento, a cura di Tecnicamista, ha un punto di forza nell’allestimento multimediale scandito in diverse aree: la natura e il paesaggio, gli attori e le geishe, l’erotismo. Un scelta dettata dall’esigenza di offrire ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino la xilografia del Settecento giapponese, le origini e le funzioni sociali di questa antica arte. Due video, infatti, completeranno il racconto permettendo di curiosare fra le pagine degli antichi libretti, necessariamente custoditi in una vetrina, mentre un televisore trasmetterà documentari su Utamaro degli anni Cinquanta e sul Giapponismo.
Per approfondire la conoscenza dell’arte giapponese dell’Ukiyo-e, infine, Chiaroscuro ha arricchito la collezione della libreria messa a disposizione dei visitatori che potranno consultare le maggiori pubblicazioni in lingua italiana dedicate alla Stampa Giapponese e ai suoi autori.
Il catalogo (Edizioni Tecnicamista) completerà le stesse sezioni in mostra con estratti di antologia critica. Per gli appassionati il bookshop di Chiaroscuro proporrà alcuni gadget: poster e un libretto di stampa erotica ricostruito in forma di singole cartoline postali. L’ingresso è libero.