Diffusi i dati “Demopolis” sull’ateneo catanese. Studenti soddisfatti in parte

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Diffusi i dati “Demopolis” sull’ateneo catanese. Studenti soddisfatti in parte

Quali sono le aspettative dei giovani universitari? Come vengono percepite didattica e logistica? I professori risultano all’altezza del loro compito? Come è possibile migliorare i servizi offerti?

Tante le domande poste dall’Istituto nazionale di ricerche “Demopolis” diretto da Pietro Vento che, per conto dell’ateneo di Catania, ha intervistato oltre mille studenti passando al setaccio la vita universitaria e cittadina di 402 uomini e 608 donne. I dati della ricerca, coordinata dal direttore Pietro Vento e supervisionata da Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone, sono stati presentati nella sede del Rettorato. Il risultato è complessivamente positivo. Promosso il corpo docente e la didattica, bocciate invece infrastrutture e dotazioni logistiche. Il 38 per cento degli studenti è rappresentato da pendolari fuori sede, tuttavia, la frequenza delle lezioni è molto alta. Quasi la metà degli intervistati afferma di seguire tutti i corsi mentre solo il 12 per cento dichiara di seguire sporadicamente le lezioni. Oltre il 61 per cento degli intervistati dichiara di essersi iscritto all’università catanese in ragione della comodità e vicinanza della sede, il 56 per cento perché attratto dai corsi di laurea e solo il 22 per cento perché richiamato dalla buona fama dell’ateneo. La prima “carenza” arriva nello scoprire quali sono stati i canali di informazione che hanno aiutato lo studente a compiere la scelta universitaria dopo il diploma. Il 52 per cento ha scelto informandosi su internet, il 38 per cento si è basato su suggerimenti ed esperienze di amici e conoscenti mentre solo un risicato 28 per cento ha potuto contare su incontri di orientamento. Positiva la valutazione del portale internet dell’università (ritenuto ottimo dal 70 per cento degli intervistati) e dei servizi bibliotecari (il 66 per cento dichiara di trovare spesso i libri e le riviste accademiche necessarie per i suoi studi). La vera nota dolente è rappresentata dai servizi di trasporto pubblico e di parcheggio in città.

Umberto Pioletti