Decentramento, ‘Ragusa e Siracusa più autonome e responsabili, in attesa del Quarto Polo’
«Finché non sarà decollato il Quarto polo universitario, Ragusa e Siracusa rimangono a pieno titolo prestigiose sedi di facoltà del nostro Ateneo, per questo vogliamo lavorare per renderle competitive ed attrattive, partendo dal dato che più di tutti deve orientare le scelte politiche e accademiche, ossia dalle richieste degli studenti che vi frequentano i nostri corsi di laurea».
Rivendicando la politica di un «decentramento sostenibile e di qualità», intrapresa dall’Università di Catania negli ultimi anni, anche a costo di aspre polemiche e spossanti vertenze, il rettore Antonino Recca ha chiamato a cooperare sempre più sinergicamente gli enti territoriali e i consorzi universitari delle province iblea e aretusea, ricordando loro le responsabilità in materia di servizi e logistica a vantaggio della componente studentesca, ma annunciando al tempo stesso che, per la prima volta, due rappresentanti da essi indicati potranno sedere nel Consiglio di amministrazione dell’Ateneo e partecipare alle sue decisioni.
L’occasione è stata fornita dalla presentazione dei risultati di un’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis sulle esigenze manifestate dagli studenti iscritti ai corsi di Ragusa e Siracusa, che si è tenuta questa mattina nell’aula magna del Palazzo Centrale. Obiettivo dichiarato, quello di individuare i percorsi e i possibili contributi per il miglioramento dell’efficienza dei corsi di studio attivati dall’Università di Catania nei due capoluoghi della Sicilia orientale.