Teatri Riflessi, allo specchio dell’arte

Data:
30 Luglio 2010

riflessi

Teatri Riflessi, allo specchio dell’arte

“Assolutamente unico nel suo genere. Teatri Riflessi ha portato a Catania i corti teatrali e fatto conoscere un modo nuovo di fare teatro ma soprattutto di avvicinarsi al teatro”.  Simona Pulvirenti  è raggiante. Si è appena conclusa la II° edizione del concorso di corti teatrali, in scena al Cortile Platamone dall’8 al 10 luglio, e i risultati sono entusiasmanti.

“Quel che ci conforta, e ci sorprende al contempo – prosegue Simona – è la risposta positiva ricevuta da compagnie teatrali provenienti da tutta Italia. Oltre ad alcune conferme, legate a nomi già presenti nella prima edizione, la massiccia richiesta di partecipazione si è tradotta nell’entusiasmo col quale è stato accolto e vissuto il Festival. Al di là della pura competizione”.

 “Teatri Riflessi” è il progetto culturale messo in piedi dall’associazione Iter Culture, ossia Dario D’Agata, Tiziana Giletto e Simona Pulvirenti. Una gara sostenuta da dodici compagnie provenienti da tutta Italia, ciascuna con uno spettacolo inedito della durata massima di 15 minuti.

Un evento che si è ritagliato notevole visibilità a livello nazionale, patrocinato dall’ERSU, dal Teatro Stabile di Catania, dall’Assessorato alla Cultura e Grandi Eventi del Comune di Catania, in collaborazione con la Catania Film Commission, Assessorato alla Famiglia e Politiche Sociali del Comune e con l’Istituto Musicale Vincenzo Bellini.

Di rilievo il contributo offerto dalla Provincia Regionale di Catania e dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Patrocinio gratuito concesso dal Fai, dal C.O.F. (Centro Orientamento e Formazione), e dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. La serata di chiusura, condotta dalla giornalista Simona Pulvirenti, si è aperta con l’esibizione di “Oleandra porta due cuori” di Lina Maria Ugolini, per la regia di Gianni Salvo, con Tiziana Bellassai, monologo già vincitore della IV edizione del festival del corto teatrale La corte della formica di Napoli. In concorso sei corti finalisti, “2122”, Teatro degli Spiriti, Palermo; “Importante molto importante”, Savi Manna, Catania; “Tra un dio e un Avatar”, Art Lab, Roma; “La Coda”, Cinquequarti, Roma; “Comuvenisicunta”, Angela D’Alessandro, Palermo; “Il cantico del lamento”, Visioniria, Cisterna di Latina. La manifestazione è stata arricchita dall’allestimento di mostre e video installazioni e da StuzzicaMente, il prefestival dalle suggestioni ritmiche e musicali ispirate al tema dell’interculturalità (special guest Cristina Benitez), le degustazioni di raffinati prodotti tipici e di pregiati vini siciliani.

In giuria a valutare la qualità dei lavori Giuseppe Dipasquale, direttore del Teatro Stabile di Catania; Gianni Salvo, regista e direttore artistico del Piccolo Teatro di Catania; Tuccio Musumeci; Sergio Claudio Perrone, scrittore; Ezio Donato e Sarah Zappulla Muscarà, docenti della facoltà di Lettere e Filosofia; Sergio Sciacca e Ornella Sgroi, giornalisti; Giuseppe Calaciura, attore e regista del Teatro del Canovaccio; Alberto Orofino, attore; Alfredo Polizano, giovane autore teatrale; Nello Pappalardo, critico teatrale e rappresentante dell’Associazione Nazionale dei Critici del Teatro; Lina Maria Ugolini, docente, musicologa e drammaturga; Emanuela Ventura, attrice; Roberto Zappalà, coreografo e direttore artistico di Scenario Pubblico.

Per il gran finale, menzione speciale della Catania Film Commission per “Importante, molto importante”, cui è arrivato anche il riconoscimento a Savi Manna per la Migliore Drammaturgia offerto dalla Dusty; la menzione speciale Parco Museo Jalari è andata invece ad Angela D’Alessandro, per “Comuvenisicunta”, e a Francesco Maria Attardi, per l’interpretazione di “Un vero pezzo duro”; menzione MAC – Associazione culturale mediterranea per le arti contemporanee a “La coda” della Compagnia Cinquequarti; una menzione speciale della giuria è stata data a “Un vero pezzo duro” del catanese Saro Minardi. Il premio “Riflessi d’Arte”, riconoscimento destinato alle realtà culturali siciliane che si sono distinte in ambito nazionale ed internazionale, è andato all’Accademia d’Arte del Dramma Antico dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa e al centro per le arti performative Scenario Pubblico di Catania. Infine, il premio di mille euro per il Miglior Corto, offerto dalla Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, è stato assegnato all’opera “La Coda” della compagnia romana Cinquequarti, per la regia del catanese Michele Branca. Per il giovane regista, la sua prima vetrina catanese.

A teatro a volte c’è troppa confusione nei linguaggi, il teatro non deve spiegare ma essere un luogo critico. E’ importante che lo spettatore entri nel gioco delle parti, quello che mettiamo in scena è un romanzo scenico in cerca di lettori”.

di Luigi D’Angelo

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