ETNAFEST: TUTTI PAZZI PER LA BANDABARDO’

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ETNAFEST: TUTTI PAZZI PER LA BANDABARDO’

«Attenziò… concentraziò… ritmo e… vitalità»: difficile rimanere seduti e “rilassati” quando Erriquez intona il cavallo di battaglia della Bandabardò. Niente di più naturale invece che farsi coinvolgere dalle «danze collettive» e cantare in coro i ritornelli folk delle ballate.

C’erano centinaia e centinaia di giovani, ma anche qualcuno attempato, ieri sera – martedì 27 luglio – ad affollare l’Anfiteatro delle Ciminiere di Catania per assistere al concerto del gruppo fiorentino. C’era un entusiasmo chiaramente “manifesto” del pubblico per la spensierata atmosfera da “circo mangione” che questi sette musicisti “sempre allegri” – veri e propri animali da palcoscenico – hanno regalato ai fan etnei, per raccontarla con i titoli delle canzoni.

L’Etnafest 2010 incassa un’altra serata di successo, la seconda del filone di musica live, confermando così il proprio obiettivo: “quello di far divertire i giovani in maniera sana sotto il cielo stellato della nostra città”, come voluto dalla Provincia regionale di Catania e come più volte sottolineato dal presidente Giuseppe Castiglione.

Le Ciminiere dell’Anfiteatro di viale Africa esalavano simbolicamente energia, quella di ragazzi e ragazze che, con le mani alzate, seguivano all’unisono il ritmo delle chitarre di Finaz e Orla, delle percussioni e delle trombe a servizio di Ramon, della batteria di Nuto e del contrabbasso di Donbachi suonato a passo di danza, mentre alla consolle comandava il tecnico del suono Cantax.

La loro è una musica che “unisce” perché i primi a dare segno di affiatamento sono proprio gli strumenti e l’intesa tra i componenti della band. Un massiccio inno alla natura e alla vita: «Se mi rilasso collasso, ho premura di vivere» cita la celebre “Beppeanna”.

Le gradinate erano gremite ma tutti ballavano al centro della pista, trascinati dalle genuine e cristalline sonorità rock tirate fuori dagli otto album che fanno brillare il curriculum del gruppo.

Insomma quelli della Bandabardò sono stati più di “tre passi avanti” (per citare uno dei loro album più recenti) verso il loro pubblico: in scaletta le canzoni più conosciute del loro repertorio ma anche pezzi appena editi come il piacevole singolo “Abù”, estratto dall’ultimo album “Allegro ma non troppo” datato 2010.

 

«Grazie per i vostri sorrisi, fatevi un applauso voi che avete cantato e ballato» ha esclamato il leader Erriquez salutando la folla. Mentre le parole delle sue canzoni, ragionate, impegnate, ideate per far riflettere i giovani, riecheggiavano sulle note di Goran Bregovic .