CINEMA: festival di Marzamemi
Sono arrangiate e adattate dalla pianista catanese Ketty Teriaca le musiche che domani sera, a Marzamemi in occasione della XII edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, saranno eseguite dal vivo dall’Ensemble Darshan e faranno da colonna sonora alla proiezione del film muto “The Godless Girl”, una produzione hollywoodiana del 1929 del regista americano Cecil B. De Mille.
Si tratta di un’edizione appena restaurata della pellicola e proiettata in prima assoluta con sottotitoli in italiano appositamente per il festival diretto da Nello Correale. Da sette anni la Teriaca, docente al Conservatorio di Palermo, nonché concertista e direttore artistico del Festival Internazionale di Musica da Camera Classica & Dintorni, collabora con le sezioni cinematografiche di Etnafest e del festival di Marzamemi per arrangiare ed eseguire dal vivo le colonne sonore per il cinema muto. I brani selezionati per il film di domani sera sono di Schumann, Rachmaninoff, Beethoven, Schubert, Haendel e del compositore catanese Giuseppe Rapisarda. La proiezione è in programma per le ore 23. L’Ensemble Darshan vede Ketty Teriaca al pianoforte e i musicisti Adriano Murania al violino, Elena Sciamarelli al violoncello, Giusi Ledda al flauto e Mario Gulisano alle percussioni ed effetti.
NOTE SUL FILM “The Godless Girl”
Girato muto nel periodo della transizione dal muto al sonoro ed ambientato nell’America degli anni venti, sullo sfondo dell’eterna diatriba fra la fede e l’ateismo, The Godless Girl narra la storia di Bob (il credente) e Judy (l’atea), compagni di classe, che dopo diversi contrasti d’opinione che coinvolgono animosamente anche la scuola che essi frequentano e nella quale disgraziatamente perde la vita una loro compagna a causa di una rissa, finiscono entrambi in riformatorio, da dove poi fuggiranno insieme scoprendo il loro reciproco amore. Spicca la scena madre dell’incendio, attraverso cui la regia tende a sottolineare la redenzione di entrambi i protagonisti nel riconoscimento che non esistono valori assoluti da difendere, se non l’amore. Il film, un melodramma in perfetto stile hollywoodiano, con tanto di lieto fine, offre uno spunto di riflessione sulle tematiche dell’epoca, evidentemente legate ancora all’importanza della religiosità e della fede in una società americana, alle soglie della grande crisi economica, e da lì a poco in via di radicale trasformazione.
The Godless Girl fu molto popolare in Germania e in URSS, mentre fu un disastro commerciale negli USA. Una curiosità: la protagonista femminile del film, Lina Basquette, intitolò la sua autobiografia Lina: DeMille’s Godless Girl.