Specializzandi di Medicina

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Specializzandi di Medicina

“I fondi della finanziaria regionale sono assolutamente esigui  rispetto al credito di circa trenta milioni vantato dalle Università  di Catania, Palermo e Messina. Senza un adeguato e certo piano di  rientro del debito da parte del Governo e del Parlamento regionale,  considerate le gravi difficoltà di cassa delle nostre università, non potremo procedere alla stipula dei nuovi contratti regionali per gli  specializzandi”.

Riuniti questa mattina a Catania per discutere dello stato della  medicina universitaria, con particolare riferimento alle vicenda delle  borse regionali per i medici specializzandi, i rettori delle tre  università statali siciliane, Roberto Lagalla, Antonino Recca e  Francesco Tomasello, hanno preso atto della nota trasmessa  dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, il quale invitava  i tre atenei a dare avvio alla stipula dei contratti, assicurando  l’impegno del governo regionale a “rendere quanto prima disponibili le  risorse necessarie ad estinguere il debito nei confronti degli atenei  di Catania, Messina e Palermo”.

In risposta alla determinazione del Comitato regionale di  coordinamento delle Università siciliane, nella quale veniva lamentata  l’assenza di copertura finanziaria relativa alla corresponsione del  trattamento economico relativa ai contratti regionali di formazione  medica avviati negli anni precedenti (i cui oneri sono stati  anticipati annualmente dai tre atenei), Russo sottolineava che  “l’articolo 34 (commi 3 e 4) della legge regionale n. 11 del 12 maggio  2010 riporta una previsione di copertura che, seppur in misura non  sufficiente a soddisfare le legittime istanze degli Atenei siciliani,  si pone siccome riconoscimento del credito vantato dagli stessi nei  confronti della Regione”. Facendo appello poi al “consueto spirito di  collaborazione”, l’assessore ha chiesto alle università di procedere  alla stipula dei nuovi contratti regionali “per i quali, prontamente,  saranno erogati i trasferimenti necessari”.

“Confermiamo la piena volontà di collaborare con le istituzioni  regionali – hanno risposto all’unisono i rettori Lagalla, Recca e  Tomasello – ma le determinazioni assunte in sede di finanziaria  regionale sono assolutamente esigue. Reputiamo necessario un più  significativo impegno del governo e dell’Ars per il recupero certo  delle somme, anche per poter rispondere adeguatamente alle  osservazioni e ai rilievi dei nostri rispettivi Collegi dei revisori  dei conti, presieduti da magistrati della Corte dei Conti. Per queste  ragioni, auspicando in ogni caso che si individui presto una soluzione  percorribile per venire incontro alle difficoltà degli specializzandi,  riteniamo opportuno sospendere la sottoscrizione dei contratti fino a  definitivo chiarimento della vicenda”.