La poesia greca moderna nel contesto della letteratura europea

Data:
5 Maggio 2010

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La poesia greca moderna nel contesto della letteratura europea

Mercoledì 5 maggio alle 09, nel Refettorio piccolo delle Biblioteche  Riunite Civica e Ursino-Recupero, si svolge l’incontro dibattito con i  poeti greci Titos Patrikios e Nasos Vaghenas.

L’incontro, dal titolo La poesia greca moderna nel contesto della  letteratura europea, fa parte del laboratorio Grecia in scena,  proposto dalla cattedra di Lingua e letteratura greca moderna della  facoltà di Lingue. Curato dalla prof.ssa Anna Zimbone, il laboratorio,  tenuto in lingua italiana, ha lo scopo di introdurre gli universitari, 
attraverso diverse espressioni artistiche, alla complessità delle  dinamiche di natura storica, sociale e identitaria dell’universo  ellenico.

Titos Patrikios. Poeta e sociologo, nasce ad Atene nel 1928. Prende  parte attiva alla Resistenza e alla guerra civile, e nel 1944 rischia  la fucilazione, convertita nel confino a Makronissos (1951-52) e ad  Aghios Stratis (1952-53). Dal 1959 al 1964 studia a Parigi sociologia  all’Ecole Pratique des Hautes Etudes con Lucien Goldmann. La sua  attività di poeta ha inizio nel ’54 con la raccolta  Χωματόδρομος (Strada sterrata). A essa hanno fatto seguito:  Μαθητεία (Tirocinio), 1963, Προαιρετική στάση 
(Fermata facoltativa), 1975, Θάλασσα επαγγελίας (Mare  promesso), 1977, Αντιδικίες (Controversie), 1981. Le sue  opere rispecchiano quei tormentati anni della storia greca, e ci  appaiono quasi come la cronaca morale di un uomo e della sua epoca.
Nel 1998 pubblica i tre tomi: Ποιήματα Ι (1943-1953), II  (1953-1959), III (1959-1973). È scrittore di molteplici saggi critici  (su Karyotakis, Embirikos, Stendhal, Lukacs) e fine traduttore di  autori come Neruda, Majakovskij, Aragon. Ultime opere sono le raccolte  poetiche Αντικριστοί καθρέφτες (Specchi opposti),  1988, Παραμορφώσεις (Deformazioni), 1989, Μαθητεία  ξανά (Ancora tirocinio), 1991, Η αντίσταση των  γεγονότων (La resistenza di fatti), 2001, Η πύλη των  λεόντων (La porta dei leoni), 2002, le prose Η συμμορία  των δεκατριών (La banda dei tredici), 1990, Συνεχές  ωράριο (Orario continuo), 1993, Στην ίσαλο γραμμή.  Αφηγήσεις (Sulla linea di galleggiamento. Narrazioni), 1997,  Περιπέτειες σε τρεις σχεδίες.  Αφηγήσεις (Avventure su tre zattere. Narrazioni), 2006.

Nel  1994 gli è stato attribuito il Premio Speciale per la Letteratura, nel  2004 l’allora presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio  Ciampi gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.

Nasos Vaghenas. È nato a Drama nel 1945, ha studiato Lettere  all’Università di Atene, di Roma e di Cambridge. Docente di  Letteratura neogreca all’Università di Creta dal 1980 al 1991, dal  1992 è professore ordinario di Teoria e critica letteraria  all’Università di Atene. Ha cominciato a pubblicare i suoi versi  dopo la caduta della dittatura dei colonnelli nel 1974. Ha esordito  con la raccolta Campo di Marte, cui hanno fatto seguito  Biografia(1978); Le ginocchia di Roxane (1981); Vagabondaggi di un non  viaggiatore (1986); La caduta dell’uomo in volo (1989); Odi barbare  (1992); Ballate oscure (2001). Tra i suoi saggi, Il poeta e il  ballerino (1979), sulla poesia di Seferis e Conversando con  Kavafis(2000). È autore di importanti saggi di teoria letteraria e  sulla traduzione (La veste della dea, 1988; Poesia e traduzione,  1989), e di studi sui maggiori autori della letteratura greca  contemporanea.

Il 20 ottobre 2006, Vaghenàs ha ottenuto anche un altro  riconoscimento letterario. È stato il vincitore del premio  internazionale di poesia Circe Sabaudia come “poeta del  Mediterraneo”. Nel 2003 una sua frase sul ruolo della poesia,  pronunciata in occasione di una manifestazione culturale svoltasi a  Treviso, alla Fondazione Bomben, è stata scelta come traccia per gli  esami di maturità. Il 26 novembre 2006 a Parma è stato conferito il  Premio Internazionale di Poesia “Bertolucci”.

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