Il futuro della cooperazione giudiziaria e di polizia nell’Ue dopo il Trattato di Lisbona

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Il futuro della cooperazione giudiziaria e di polizia nell’Ue dopo il Trattato di Lisbona

Venerdì 23 e sabato 24 aprile, nella sede dell’Istituto superiore  internazionale di Scienze criminali (Isisc) di Siracusa (via Agati,  12), si svolge il secondo workshop di aggiornamento sul tema Il futuro della cooperazione giudiziaria e di polizia nell’Ue dopo il Trattato  di Lisbona, organizzato dalla cattedra di Procedura penale della  facoltà di Giurisprudenza (prof. Tommaso Rafaraci), in collaborazione  con l’Isisc e con l’Opco (Osservatorio permanente sulla criminalità  organizzata).

Il Trattato di Lisbona apre infatti prospettive inedite, in special  modo per la cooperazione giudiziaria penale e di polizia nell’Unione  europea, sulla quale incide profondamente. Si profila un vero e  proprio salto di qualità, che tuttavia muove dai lenti ma sensibili  progressi registrati nell’ultimo decennio in vista della realizzazione 
di uno “Spazio di libertà, sicurezza e giustizia”.

Il workshop mira a presentare le molteplici novità del quadro  istituzionale dell’Ue che investono questa cruciale materia, a  misurarne, se possibile, il loro grado di effettività e i  preventivabili sviluppi, peraltro con sguardo aggiornato sulle più  recenti esperienze che continuano a maturare ancora attraverso gli  strumenti normativi e l’attività degli organi già esistenti, e  attraverso una prassi sempre più ricca e variegata.

La prima sessione di lavori, presieduta dal prof. Tommaso Rafaraci,  avrà inizio venerdì 23 aprile alle 15. Dopo gli indirizzi di saluto,  la dott.ssa Giulia Tiberi (Università dell’Insubria) parlerà di Le  nuove fonti del diritto nello spazio europeo di libertà, sicurezza e  giustizia e il loro impatto nell’ordinamento italiano; a seguire, il  prof. Giulio Ubertis(Università di Milano-Bicocca) affronterà il tema  Contraddittorio e difesa tra Cedu e Trattato di Lisbona. La prof.ssa  Francesca Ruggieri (Università dell’Insubria) parlerà diPluralità di  linguaggi giuridici e costruzione europea. Ospite del workshop anche  il vice rappresentante del Membro italiano presso Eurojust, il dott.  Filippo Spiezia, che discuterà di Il rafforzamento di Eurojust e la  proposta di una Procura Europea; infine, il prof. Andrea Scella  (Università di Udine) terrà una relazione dal titolo Verso le squadre  investigative comuni: lo scenario italiano.

I lavori proseguiranno sabato 24 aprile a partire dalle 9:30, a  presiedere sarà la prof.ssa Francesca Ruggieri. I relatori della  seconda giornata saranno il dott. Gaetano De Amicis, magistrato  dell’Ufficio Massimario della Corte di Cassazione, che interverrà sul  tema Le recenti iniziative normative in tema di trasferimento dei  procedimenti; la prof.ssa Novella Galantini (Università di Milano  Statale), che relazionerà su Il ne bis in idem nello spazio  giudiziario europeo: traguardi e prospettive. Dopo la pausa, è 
previsto l’intervento del prof. Mariano Menna (Seconda Università di  Napoli) suMandato di ricerca della prova e sistemi probatori; la  dott.ssa Elena Zanetti (Università di Milano Statale) affronterà il  tema Il mandato di arresto europeo nell’esperienza applicativa  italiana. Dopo il dibattito, le conclusioni sono affidate al prof.  Tommaso Rafaraci.

Il workshop è accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli  Avvocati di Siracusa. La partecipazione ai lavori è limitata a 150  iscritti e subordinata alla registrazione via e-mail all’indirizzo segreteria@opco.it  o via fax al numero 0931 443545.