IL VICE MINISTRO URSO A NAUTA

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 IL VICE MINISTRO URSO A NAUTA
«Il salone di Catania è diventando il secondo evento italiano dopo Genova, passando in pochi anni da realtà periferica a vero e proprio fenomeno di rilevanza nazionale. Eventi come questi servono da traino per l’economia del settore nautico, che – grazie ai produttori – rappresenta uno dei principali volani dell’export “made in Italy”, soprattutto nel mercato americano dove le nostre esportazioni superano la quota del 32%». Lo ha affermato questa mattina il vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero Adolfo Urso, in visita presso la sede dell’Autorità portuale di Catania per incontrare il presidente Santo Castiglione e visitare Nauta. «La nautica, dopo aver subito la crisi dei consumi internazionali, è in ripresa – ha aggiunto Urso – il governo è impegnato a sostenere un settore che è vitale per la nostra economia e per l’immagine dell’Italia nel mondo, attraverso il decreto-legge sul fondo per gli incentivi al consumo, dove una larga quota è destinata ai motori per nautica da diporto, con un forte impatto sull’ambiente».
 
«Siamo davvero soddisfatti per l’attenzione ricevuta a livello istituzionale – ha continuato il direttore di Eurofiere Alessandro Lanzafame – a conferma del valore aggiunto che il Salone apporta all’intero sistema economico, catalizzando investimenti stranieri per trainare lo sviluppo dell’Isola. Quest’anno inoltre, abbiamo voluto organizzare un momento di confronto e dibattito sulle criticità e sulle prospettive di tutto il sistema, con gli attori protagonisti della crescita dei porti turistici e del diporto in Sicilia, per arricchire la manifestazione e offrire nuovi e interessanti spunti politico-strategici».
L’importanza economica del comparto e la necessità di cambiamenti all’interno del sistema infrastrutturale, infatti, sono stati al centro del convegno di questa mattina, moderato dal dirigente dell’Autorità portuale Riccardo Lentini e organizzato in sinergia con Guardia Costiera, Ucina, assessorati regionali al Turismo e alle Infrastrutture, Assonat e Assonautica Sicilia: «Oggi possiamo dire che tra qualche anno all’interno dello scalo etneo avremo finalmente il porto turistico – ha spiegato il presidente dell’Autorità Portuale etnea Santo Castiglione – stiamo lavorando insieme al consiglio comunale per rendere operativo il tanto atteso Prp (Piano regolatore portuale) che renderà ancora più funzionale il porto di Catania, consentendo ai diportisti, non solo etnei, di poter tenere la propria imbarcazione all’interno delle nostre aree».
 
Dopo l’apertura dei lavori, l’intervento della dirigente del Servizio portualità turistica della Regione Siciliana Mariella Antinoro, che ha illustrato lo strumento di programmazione adottato dall’assessorato regionale al Turismo con l’obiettivo di realizzare una rete portuale in grado di consentire la circumnavigazione completa dell’Isola: «Il porto turistico – ha spiegato – non è il punto di arrivo del diportista nautico, né il parcheggio della sua imbarcazione, ma un’ulteriore “porta d’accesso” al sistema turistico». Ha proseguito poi Luciano Serra, presidente Associazione nazionale approdi e porti turistici: «La Sicilia vanta dirigenti di altissimo livello, è necessario però un supporto politico forte per la creazione di porti turistici che diventino punto d’attrazione per l’incoming».
Ma qual è la strada da intraprendere per il potenziamento del comparto? «Il futuro si fonda sull’opportunità di crescere creando servizi e infrastrutture – ha aggiunto Lino Siclari, presidente e amministratore delegato Aicon – puntando sul servizio di assistenza e avendo a disposizione strutture diportistiche che abbiano una crescente attenzione sull’ambiente».
«La realtà catanese ha tutte le potenzialità per diventare una grande fiera internazionale – ha detto Roberto Neglia, advisor progetti istituzionali Ucina – diventando complementare al Salone di Genova, attraverso un posizionamento ben definito nel mercato, con l’obiettivo di completare e arricchire l’offerta fieristica del settore».
Sono seguiti gli interventi di: Francesco Pantano, comandante della capitaneria di porto di Catania; Antonio Di Monte, presidente Distretto produttivo della Nautica da diporto di Sicilia; Enrico Terzo di Yacht&Sail; Benedetto Puglisi, docente di “Marketing turistico” della facoltà catanese di Economia; Fabio Carneglia, responsabile Area fiscale “Di Paola & partners” e Giovanni Ruggieri, vice presidente Assonautica Sicilia.