Le immagini e le parole dei Malavoglia nel libro di Silvia Iannello
Le immagini di una Sicilia antica proiettate sul pannello rievocano alla mente racconti di un tempo che sembra ormai passato, ma che invece è ancora presente in ogni azione in ogni abitudine del popolo siciliano.
Il libro “Le immagini e le parole dei Malavoglia” e il secondo lavoro letterario della scrittrice Silvia Iannello. Ricercatrice universitaria di Medicina interna, nella facoltà di Medicina e Chimica di Catania, ha sempre nutrito una passione per gli studi classici, dopo svariate pubblicazioni di carattere medico, anche in lingua inglese, ottenendo diversi riconoscimenti internazionali; negli ultimi anni si è dedicata a lavori di carattere letterario. Nel 2007 ha pubblicato il libro “Cani scritti” che raccoglie i brani letterari più belli dedicati ai cani nella letteratura antica e moderna.
“Le immagini e le parole dei Malavoglia”, come spiegano i tre relatori, è un libro nato da un’accurata selezione antologica illustrata che si avvale delle straordinarie parole del romanzo verista “I Malavoglia” di Giovanni Verga, supportate dalle fotografie dell’ambiente nel quale lo scrittore ha fatto vivere il mondo dei suoi personaggi “i Vinti “, il tutto corredato da commenti e notizie di folclore e storia siciliana.
La descrizione dettagliata dei luoghi del romanzo verghiano è stata fatta proprio perché nel romanzo del Verga, non vengono menzionati i posti, era infatti proprio una norma verista il non dare informazioni su luoghi e personaggi narrati, poiché si dava per scontata la loro conoscenza da parte del lettore.
Le settantasette fotografie, fatte dal fotografo Livio Bonicini, rivelano tutta la bellezza e il patos, dell’ambiente paesaggistico dei “Malavoglia” non risparmiando nulla e traducendo in immagini le vicende, in modo che i luoghi così raccontati e rappresentati riescono da soli a far rivivere l’intera novella.
Ma nel libro della Iannello vi è anche una sezione dedicata a tutti quei modi di dire siciliani utilizzati da Verga nel suo racconto. La scrittrice si è dunque impegnate nel rastrellare quei proverbi utilizzati nel lessico verghiano e che caratterizzano il nostro dialetto; e proprio nelle ultime tre pagine del libro, è possibile ritrovare tutte le citazioni che Verga fa nei “Malavoglia” e che appartengono al nostro lessico familiare.
Umberto Pioletti