MUSICA: riparte Meltin’folk
Da sette anni ormai Meltin’folk rappresenta per la Sicilia orientale un riferimento per quanti seguono il folk e la musica popolare con passione ed interesse.
Sin dagli esordi infatti questa piccola ma significativa realtà siciliana si è distinta per una programmazione sobria, essenziale e di ottimo livello. Ricordiamo fra gli ospiti delle passate edizioni artisti di calibro internazionale come i siciliani Fratelli Mancuso, i paladini della nostra tradizione nel mondo, ma anche Richard Grainger, il folk singer del North Yorkshire, i veterani ungheresi Kàlaka, fra le più importanti formazioni folk ancora in attività, e numerosi altri da mezza Europa, magari ancora poco conosciuti, tuttavia grandissimi interpreti di un genere di musica ricchissimo di influenze e sfumature.
Felice poi l’accostamento ogni anno di nomi esteri con artisti siciliani: anche per sottolineare, qualora ce ne fosse bisogno, come la Sicilia appartenga di fatto e di diritto all’Europa, da cui ha ereditato parte della propria identità, ma alla quale ha trasmesso la propria forte cultura, ossia la mentalità di chi ha saputo assorbire nei secoli il carattere dei popoli che lo hanno dominato e immancabilmente influenzato. E questa è la nostra ricchezza.
Il programma di quest’anno si realizza, tutti i venerdì a Catania presso la Sala Lomax e a Palazzolo Acreide (Siracusa) nei locali di Casa Museo Antonino Uccello, luoghi ideali per coltivare e apprezzare l’idea del folk. Apriranno il 12 febbraio i polacchi Čači Vorba, che proveniendo dall’est europeo, ci trascineranno coi loro ritmi balcanici e tempi dispari; a seguire il 19 febbraio i ragusani Talèh, sperimentatori e innovatori della tradizione siciliana più nota; il 26 febbraio saranno invece sul palco i Nakaira con una formazione di ben sette elementi capitanata dal virtuoso Nektarios Galanis, che riproporranno canti in siciliano, greco, arabo e turco alternati alle travolgenti danze balcaniche e asturiane. Il 5 marzo poi sarà la volta di Antiche Ferrovie Calabro-lucane, il nuovo progetto del musicista ed etnomusicologo calabrese Ettore Castagna, fautori di una tradizione legata alle antiche danze e alla tarantella. Chiuderanno il programma il 12 marzo i siciliani i Beddi, che rielaborano in chiave moderna il folk nostrano in maniera fresca e accattivante.
I concerti saranno affiancati da un ricco programma di attività collaterali che rientrano nello spirito del festival. Sempre a Palazzolo sarà infatti allestita dal 13 febbraio al 14 marzo la quinta edizione di Zampognarea, la mostra della zampogna organizzata in collaborazione con la Regione Siciliana, il comune di Palazzolo e il Consorzio Musicisiti Calabresi. In cartellone numerosi ospiti e un ricco calendario di attività fra le quali anche la mostra fotografica di Angelo Maggio, una conferenza, le visite guidate per scuole, la presentazione del libro di Giorgio Luca “La zampogna a Maletto” e poi spettacoli e performance che animeranno il Carnevale palazzolese. A ciò si aggiungerà infine uno stage di danze tradizionali calabresi tenuto dai maestri Davide Ancora e Francesca Frustagli ed organizzato a Viagrande (CT) in collaborazione con l’Associazione Danza E-Mozione.