Miur e Regione, l’Ateneo vanta un credito di 27 milioni
Per gli anticipi delle borse di studio agli specializzandi della facoltà di Medicina e chirurgia susseguitisi nell’ultimo triennio, l’Università di Catania vanta un credito di 16 milioni e 600 mila euro nei confronti del Ministero dell’Università, e di circa 10 milioni e 600 mila euro della Regione siciliana.
E’ quanto, in sintesi, ha comunicato il direttore amministrativo dell’Ateneo, prof. Lucio Maggio, in una lettera inviata al ministro Gelmini e al direttore generale per l’Università, lo studente e il diritto allo studio del Miur, e – contestualmente – al presidente della Regione Raffaele Lombardo e all’assessore per la Sanità Massimo Russo, attenendosi così a un esplicito mandato del Consiglio di amministrazione dell’Università etnea.
Il Cda, nella seduta del 6 novembre, aveva infatti chiesto all’amministrazione di provvedere all’anticipazione sia delle somme necessarie al pagamento delle borse, per novembre e dicembre 2009, in favore degli iscritti al V e al VI anno di corso per l’anno accademico 2009/2010, sia delle somme necessarie al pagamento delle borse in favore degli iscritti al primo anno di corso per l’anno 08/09. Ciò, nell’attesa di ricevere i versamenti ministeriali e regionali per la liquidazione del trattamento economico dovuto agli specializzandi, ai sensi del d.lgs. 368/99 e successive modifiche e integrazioni, che introduce, a partire dall’anno accademico 2006/2007, l’obbligo di corrispondere a tutti i medici in formazione il trattamento economico previsto dal Dpcm 7 marzo 2007.
Nel dettaglio, i fondi che il Consiglio di amministrazione ha deciso di anticipare ammontano complessivamente a circa 5,6 milioni, di cui circa 4,2 per conto del Miur e circa 1,4 per conto della Regione. A questi si aggiungono gli altri 21, 5 milioni circa, anticipati nel tempo dall’Ateneo, di cui circa 12,4 per conto del Ministero e circa 9,2 per conto della Regione. Considerata, pertanto, la notevole entità del credito vantato, nonché la grave sofferenza finanziaria dell’Ateneo, derivante anche dalle decurtazioni subite sui trasferimenti ministeriali del fondo di dotazione ordinario e dall’obbligo di rientro nel sistema di tesoreria unica, il Cda intende reclamare il pronto pagamento delle spettanze accumulatesi, informando i vertici del Miur e della Regione che per il futuro l’ateneo catanese “rischia di non essere più in condizioni di procedere ad alcuna anticipazione di cassa, arrecando con ciò grave nocumento agli studenti”.
Di fatto, l’indisponibilità di risorse finanziarie da utilizzare per eventuali ed ulteriori anticipazioni potrebbe comportare, addirittura, “l’impossibilità di procedere a nuovi bandi per le borse di studio per gli anni accademici a venire, in assenza di un tempestivo e adeguato trasferimento di risorse all’Ateneo da parte degli Enti finanziatori”. La mancanza di liquidità rende, inoltre, sempre più problematico il reperimento di risorse in anticipazione, a garanzia del regolare pagamento delle borse spettanti agli aventi diritto.
Alfio Russo