Biodiversità, corso d’alto gradimento

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Biodiversità, corso d’alto gradimento 

Continua a riscuotere un alto gradimento fra i neolaureati di I livello della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali la proposta formativa del corso di laurea magistrale (già laurea specialistica) in Biodiversità e qualità dell’ambiente, presieduto dalla prof.ssa Marisa Privitera, docente di Botanica.

Anche per quest’anno accademico, infatti, il numero di richieste di iscrizione ha superato il “tetto” dei 35 posti disponibili, confermando il trend positivo che si registra da alcuni anni.
«L’interesse degli studenti – osserva la professoressa Privitera – si deve certamente ai temi didattico-culturali che caratterizzano il corso di laurea e che si identificano con le più moderne e attuali linee di studio, oggi ampiamente affrontate e perseguite dalla comunità scientifica internazionale».
Il corso di laurea si articola infatti in due ambiti principali di studio rappresentati dalla biodiversità e dall’ambiente e dalla loro naturale intersezione e complementarietà, che si evidenziano in alcune delle più importanti linee di ricerca sviluppate nel contesto dello specifico percorso didattico, come la valutazione dello stato di salute dell’ambiente, il monitoraggio ambientale e della qualità dell’aria (in special modo nei territori siciliani ad alto rischio ambientale per la presenza dei maggiori poli industriali), i bioindicatori e l’impatto ambientale.
Altrettanto complementari e rilevanti sono le problematiche riguardanti la diversità biologica, che viene affrontata nei suoi molteplici e variegati aspetti in seno al mondo animale e vegetale, unitamente alla sua conservazione, tematica oggi particolarmente sentita considerato che negli ultimi anni si è registrata una notevole perdita di biodiversità.
Si pensi, per esempio, alla “sfida” del cosiddetto “Countdown 2010”, che costituisce un tentativo a livello planetario di contenere la contrazione del patrimonio naturale, nell’auspicio di amplificare l’efficacia di iniziative già in corso, quali le Riserve naturali e i Siti di interesse comunitario (Sic), alcuni dei quali ritenuti “patrimonio dell’umanità”.
«L’organizzazione didattica del corso di laurea magistrale in Biodiversità e qualità dell’ambiente – aggiunge la prof.ssa Privitera – contempla inoltre esperienze sul campo, condotte anche al di fuori del territorio siciliano». La docente cita, a tal riguardo, il viaggio-studio recentemente realizzato sulle Alpi Carniche, nel territorio della regione Friuli-Venezia Giulia, promosso con il contributo dell’Ersu di Catania: «Grazie alle escursioni e alle attività di laboratorio – spiega -, gli studenti hanno avuto l’opportunità di conoscere e studiare gli ambienti alpini e trovarsi direttamente a contatto con una realtà ambientale alquanto diversa dalla nostra, posizionata in stretto ambito mediterraneo. La collaborazione, attuata in questa occasione, con le strutture dell’Università di Trieste è stata particolarmente proficua, sia perché ha consentito ai partecipanti catanesi di avere scambi di opinioni con giovani studiosi e ricercatori locali, sia perché foriera di ulteriori incontri fra le due strutture universitarie, per una migliore conoscenza delle reciproche realtà territoriali».

Alfio Russo