Progetto Grabs, infrastrutture verdi
Una rete di infrastrutture verdi può rendere le nostre città più resistenti ed adatte agli inevitabili impatti del cambiamento climatico in atto.
Gli effetti devastanti di alluvioni sempre più frequenti sui centri urbani e i danni alla nostra salute provocati dalle ondate di calore di un crescente riscaldamento globale possono essere attenuati dall’integrazione della pianificazione dei trasporti e del territorio per lo sviluppo di una rete di spazi urbani verdi connessi da corridoi di mobilità sostenibile, integrati con le aree protette dell’area metropolitana.
Su questo tema si è sviluppato, nel 2008, il progetto GraBS, finanziato dal programma Interreg IVC, e attuato da 14 partner di otto stati membri dell’Ue. L’Università di Catania partecipa al progetto fornendo le competenze di Pianificazione dei trasporti di Matteo Ignaccolo e Giuseppe Inturri, di Pianificazione territoriale di Paolo La Greca e Francesco Martinico, di Fisica tecnica di Alberto Fichera, di Project management di Maria Gabriella Guglielmino e della Gestione degli spazi verdi di Fulvio La Pergola e Maurizio Ucchino.
E proprio nei giorni scorsi, a Catania, si sono confrontati partner italiani, olandesi e inglesi per uno scambio di esperienze nel corso di una ricca sessione di lavori. La delegazione straniera – composta da Diane Smith della Town and country planning association di Londra, Jeff Wilson e Patrick Therry del London bourough of Sutton, Age Miel e Kevin Ambtman di Amsterdam, ha partecipato ad un’intensa agenda di incontri, presso l’Area Logistica e spazi verdi dell’Università di Catania, per conoscere le tecniche di progettazione e manutenzione degli spazi verdi in climi mediterranei (La Pergola e Ucchino), presso l’Ufficio del Piano regolatore di Catania, dove l’assessore all’Urbanistica prof. Luigi Arcidiacono e i dirigenti hanno manifestato il loro interesse a collaborare per incorporare i principi dell’adattamento al cambiamento climatico nello sviluppo della nostra città, illustrati dai docenti Ignaccolo e Martinico, quindi alla Casa della Cultura di Villa Citelli, per un incontro con i dottorandi del corso di “Analisi, pianificazione e gestione integrata del territorio” sul tema dell’interazione trasporti e territorio (La Greca, Inturri e Guglielmino), infine alla Cittadella Universitaria di S. Sofia, che sarà oggetto di un progetto pilota per lo sviluppo di un piano di azione per l’adattamento al cambiamento climatico.
Il giorno seguente la delegazione ha fatto tappa ad Aci Trezza per visitare l’Area marina protetta “Isole Ciclopi” e la riserva naturale “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi” e a San Gregorio nella riserva naturale “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”, dove insieme al direttore del Cutgana, Concetto Amore, al responsabile delle aree protette, Angelo Messina ed ai direttori delle riserve naturali Emanuele Mollica e Salvatore Cartarrasa, si è discusso del ruolo delle aree protette nel territorio quale strumento di gestione per lo sviluppo sostenibile dell’area metropolitana catanese, grazie anche a progetti di utilizzo degli spazi verdi tramite le greenway, e al monitoraggio del rischio di desertificazione.
Alfio Russo